Corriere della Sera

Annunciati i cinque finalisti dello Strega Europeo C’è anche una esordiente

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Tre donne (di cui una esordiente) e due uomini in finale per il V Premio Strega Europeo: ieri a Torino, al Collegio Carlo Alberto, il direttore del Salone del libro Nicola Lagioia e il direttore della Fondazione Bellonci Stefano Petrocchi hanno annunciato i cinque finalisti, presentati nell’occasione da altrettant­i autori italiani (Giuseppe Culicchia, Fabio Geda, Martino Gozzi, Giusi Marchetta ed Elena Varvello). Ecco i nomi dei finalisti e i loro libri, scelti — secondo le regole del premio — tra i titoli che hanno vinto in patria almeno un importante premio: lo spagnolo Fernando Aramburu (1959) con la saga storico-familiare Patria (Guanda, traduzione di Bruno Arpaia, Premio Nacional de Narrativa); il francese Olivier Guez (1974) con La scomparsa di Josef Mengele (Neri Pozza, traduzione di Margherita Botto, Prix Renaudot) sulla fuga del medico nazista; l’irlandese Lisa Mcinerney (1981) con la storia di esilio e ritorno Peccati gloriosi (Bompiani, traduzione di Marco Drago, Baileys Women’s Prize); l’islandese Auður Ava Ólafsdótti­r (1958) con una vicenda di dolore personale e orrore della guerra, Hotel Silence (Einaudi, traduzione di Stefano Rosatti, Icelandic Literature Prize); e l’esordiente belga Lize Spit (1988) con la storia di formazione Si scioglie (e/o, traduzione di David Santoro, Nederlands­e Boekhandel­sprijs). I cinque saranno al Salone torinese il 12 e 13 maggio, giorno della cerimonia di premiazion­e. (ida bozzi)

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