Corriere della Sera

Non c’è pace

Tra Marquez e Rossi scene da Far West Pesanti accuse di Vale, ombre sul futuro Agostini: «In gara è sempre stato così...»

- Alessandro Pasini

E ora che cosa succederà? «Se Marquez continua a comportars­i così e anche tutti gli altri alzano il livello di aggressivi­tà, va a finire male: dopo cinque gare ci sarà la metà della griglia perché tutti si butteranno fuori l’uno con l’altro». Lo scenario prefigurat­o dal Valentino furioso in Argentina è a metà fra Rollerball e Far West, e probabilme­nte è esagerato. Però pone un problema che chi comanda questo circo dovrà prima o poi affrontare.

Come? Carmelo Ezpeleta, numero uno della Dorna, in un comunicato dove difende l’operato dei commissari, ieri ha parlato dell’«apertura di una linea di dialogo» nella prossima riunione della commission­e di sicurezza dei piloti a Austin, in Texas, dove si correrà fra due settimane. Ma sono parole generiche, sempre che poi Rossi e Marquez si presentino all’incontro.

La situazione, insomma, è forse più grave che nel 2015. Se infatti la famosa vicenda del presunto biscottone iberico si era esaurita nell’oblio della pausa invernale (il caso era emerso alla penultima gara), stavolta restano ben 17 Gp da correre, con chissà quanti sorpassi, contatti e sportellat­e ancora in agenda. E nessuno dei due nemici sembra disposto a arretrare.

Rossi, respinte le scuse di Marquez, ha aggiunto: «Mi sento preso in giro. Spero che non mi parli più e nemmeno mi guardi». Lo spagnolo, pur senza il risolino beffardo che aveva servito nel 2015, ha replicato che «quello che pensa Valentino mi preoccupa zero: tutti ricordano come era lui a 25 anni». Sono le condizioni ideali per la reiterazio­ne dello scontro, con i relativi pericoli di uno sport in cui non si dovrebbe scherzare col rischio.

Rossi è convinto che certe cose Marquez le faccia apposta. Su questo però si dovrebbe precisare. MM sceglie deliberata­mente la sua tattica estrema e tutti lo ammiriamo per come ha spostato i limiti tecnici su pianeti prima di lui inesplorat­i. Che sia «recidivo» è vero. Che però punti apposta la gamba degli avversari è un’accusa un po’ troppo forte. Una leggenda come Giacomo Agostini ieri l’ha criticata così: «Non è vero. Ora sono tutti un po’ nervosi, ma è sempre stato così, anche se poi naturalmen­te non è giusto buttare a terra la gente».

Le moviole di Sky hanno dimostrato che Marquez si è infilato all’interno accelerand­o, cioè cercando di sorpassare seguendo la traiettori­a che aveva sognato chissà dove. Mossa illogica, certo, ma non differente da quella fatta su Aleix Espargarò o da Zarco su Pedrosa che, cadendo, ha rischiato il triplo di Rossi senza nemmeno la consolazio­ne di una penalità per il francese. E che dire di quella di Iannone su Dovizioso nel 2016 all’ultima curva sempre a Termas?

Per il resto, Valentino ha ragione: Marquez rischia di essere un problema, ma più per lui che per gli altri. Il suo «io ho paura a stare in pista con lui» non è il grido di un pilota davvero spaventato, ma la spia della rabbia di chi pensava di avere risolto un problema e invece adesso se lo ritrova grande come prima. Il Valentino che dice «non mi sento tutelato» e che aggiunge «lui con me si comporta peggio che con gli altri, nel 2015 mi ha fatto perdere il Mondiale apposta» è l’uomo che forse domenica ha cominciato a chiedersi che razza di triennio lo aspetta con questo clima. La sua condizione per correre è sempre stata il divertimen­to: che cosa potrebbe accadere adesso se le cose dovessero precipitar­e? Il nuovo giallo è solo all’inizio.

Rossi

Ho paura di stare in pista con lui. Mi è venuto addosso apposta. Poi si scusa davanti alle telecamere ma non è sincero perché la volta dopo fa lo stesso: io le scuse non le accetto e spero che lui stia lontano da me

Marquez

Mai ho colpito intenziona­lmente un altro pilota Il contatto è dipeso dalle condizioni della pista. Ho toccato una zona bagnata. E quando è caduto mi sono subito scusato Di quel che pensa mi preoccupo zero

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 ?? (Ansa, Epa) ?? La sequenza del contatto tra Marquez e Rossi: lo spagnolo si infila all’interno in curva, colpisce Valentino e lo fa cadere a terra. In alto, Rossi si infuria mentre Marquez se ne va
(Ansa, Epa) La sequenza del contatto tra Marquez e Rossi: lo spagnolo si infila all’interno in curva, colpisce Valentino e lo fa cadere a terra. In alto, Rossi si infuria mentre Marquez se ne va
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