Una farsa troppo rischiosa Assurdo far partire Marc
Una farsa a rischio tragedia. La scellerata esibizione di Marc Marquez a Termas de Rio Hondo ha avuto la piena complicità di una direzione gara ancora una volta incapace di applicare autorevolezza e lucidità. Debole con i forti, leggi Marquez; forte con i deboli, leggi Jack Miller, l’unico ad aver scelto con coraggio la gomma da asciutto ma penalizzato per dar modo agli altri di fare altrettanto. Un atteggiamento che difficilmente la stessa direzione avrebbe preso se, al posto di Miller, ci fosse stata una star della Motogp. Questo il primo atto arbitrario di una lunga serie. Miller lasciato in pole, gli altri schierati più indietro. Quanto? Non oltre l’ultima casella, come da regolamento, ma molto più vicini. Come misurare a spanne gettando via il righello. A
questo punto la Honda di Marquez si spegne. Il che significa uscire dalla griglia, partire dalla pit lane. Regole. Tanto è vero che un commissario invita lo spagnolo a lasciare lo schieramento. Macché: Marc lo guarda, lo ignora, riavvia, procede contromano, si riposiziona. E, clamorosamente, prende il via. Il che appare davvero assurdo. Non si capisce infatti come mai sia stata data la partenza di fronte a una diserzione del genere. Bastava insistere, ritardando ancora un poco lo start. Alla peggio, vista la lentezza dei riflessi di chi governa gente dai riflessi fulminei, si trattava di esporre bandiera nera al giro uno. Squalifica immediata. Stop. Invece: tempi interminabili per comunicare l’obbligo a transitare dalla corsia box, dalla quale Marquez è uscito convinto di aver pagato abbastanza, pronto a liberare la sua foga, di speronare Aleix Espargaro prima, Valentino poi, mentre affioravano antichi sospetti, connessi alla nazionalità di Marc e dei padroni del Mondiale, la stessa (spagnola). Illazioni da scongiurare con un rigore assoluto. Penalizzato alla fine, al contrario di Johann Zarco che aveva colpito con stile analogo Dani Pedrosa, caduto rovinosamente. Tutto a spanne, come detto, una improvvisazione dopo l’altra. Sicurezza? Chiacchiere. Vuoi mettere lo spettacolo di una scazzottata sui 300 orari? Il circo nelle mani di dilettanti. Il problema è che allo sbaraglio vanno gli altri. E che farsi del male è un attimo. Come diciamo solo e sempre quando qualcuno finisce in ospedale.