Segnano solo in due Se Icardi s’inceppa nessuno sa rimediare I cross non bastano
MILANO Non c’è bisogno di essere patiti di statistiche per capire da dove nasce il problema gol dell’inter: segnano soltanto Icardi e Perisic, gli altri contribuiscono in minima parte. Più volte Spalletti ha richiamato i centrocampisti, spronandoli a entrare in area per tentare la conclusione, il tecnico però non è ancora riuscito a correggere una tendenza che, se non invertita, rischia di allontanare l’obiettivo Champions.
I nerazzurri sono la squadra con il più alto numero di cross in campionato (801) e non sorprende avendo sulle fasce Candreva, Perisic e Cancelo. Il guaio è che in area a raccoglierli c’è solo Icardi, che pure di testa ha segnato appena tre volte. Tanti cross dicono anche che i nerazzurri giocano meno di altri palla a terra. Dopo il match pareggiato con il Napoli, Spalletti parlò di mancanza di qualità: si riferiva soprattutto alla capacità di palleggio.
I numeri stavolta aiutano a comprendere. Dopo Lazio (75), Juventus (74) e Napoli (66), con 50 reti realizzate l’inter ha il quarto attacco (posizione condivisa con Roma e Sampdoria) della serie A. Peccato
che quasi il 50 per cento le abbia messe a segno Icardi, già arrivato a quota 24 gol. Se a questi si aggiungono i 9 centri di Perisic si arriva a un mostruoso 66%. La coppia copre da sola i due terzi delle marcature.
L’inter porta un numero esiguo di giocatori in area, perché attacca sulle fasce e ha poca qualità tecnica al centro. Icardi è una belva negli ultimi 16 metri e non è un caso se 24 gol su 24 li ha realizzati in area. Ma dove sono gli altri? I grandi assenti sono i centrocampisti. Il contributo alla causa è esiguo: appena 6 reti, le stesse della difesa. Gagliardini, Candreva e Rafinha non hanno mai fatto gol, Borja Valero solo uno, Vecino due, Brozovic è il «goleador» del reparto con 3. Tutti battuti dai 4 centri del difensore Skriniar.
Le ultime due partite senza reti (lo 0-0 contro il Milan e l’1-0 subito domenica a Torino) confermano: se si inceppa Icardi, l’inter non vince. Appena sei successi quando l’attaccante argentino non è riuscito a far centro.
La dipendenza dal capitano è un’indiscutibile realtà, l’ha sottolineato pure Handanovic: «Segna solo Icardi? Un po’ è vero». Per fortuna di Spalletti ha saltato giusto quattro partite. Il bomber può ancora insidiare il record di 36 reti di Higuain, stabilito due anni fa con il Napoli. Pipita a sette giornate dalla fine aveva realizzato 30 gol, ma saltò tre gare per squalifica. Icardi ha ancora sette turni a disposizione per raggiungerlo e trascinare l’inter in Champions.