Mediolanum entra nell’investment banking: aiuteremo le imprese
In Italia nel 2017 sono state portate a termine oltre 804 fusioni e acquisizioni per un valore di circa 43 miliardi. L’anno precedente le operazioni concluse sono state 25 in più (829) per 58 miliardi. Insomma, il 2017 è stato decisamente meglio degli anni della crisi (nel 2010 le operazioni M&A furono in tutto 20 per un controvalore di 279 miliardi di euro). Ma lo spazio per crescere non manca. Di questo si è parlato ieri, a Milano, alla 14esima edizione degli M&A awards, premio dedicato ai campioni della crescita tramite fusioni & acquisizioni. I vincitori: Leonardo, Amundi, Tennant, Intercos. Un riconoscimento speciale è andato ad Alberto Vacchi, ceo della bolognese Ima, produttrice di macchine per il confezionamento di farmaci e alimentari. L’azienda, dal 1999 a oggi, ha messo a segno oltre 25 acquisizioni. ALL’M&A awards, promosso da Kpmg e Fineurop con Aifi e Bocconi, è intervenuto il ceo di banca Mediolanum Massimo Doris (nella foto). «Il risparmio degli italiani aiuta la crescita delle pmi: sui Pir abbiamo raccolto da soli 2,4 miliardi», ha raccontato Doris. Ora la sfida di Mediolanum si chiama investment banking. «Abbiamo allestito una divisione ad hoc acquisendo una decina di operatori dal mercato. Porteremo a termine le prime quotazioni entro l’anno. La presenza dei nostri family banker sul territorio si integra con questo nuovo business».