Corriere della Sera

Dibba a vanvera e il male assoluto

Il post dell’ex deputato 5 Stelle su Facebook. L’ira di Forza Italia: irresponsa­bile

- di Goffredo Buccini

«Io considero da 25 anni Berlusconi e ancora di più il berlusconi­smo il male assoluto del nostro Paese»: Alessandro Di Battista attacca su Facebook. «Sparge fango» la replica.

ROMA «Io considero da 25 anni Berlusconi e ancora di più il berlusconi­smo con tutte le sue manifestaz­ioni successive (il renzismo ne è una delle tante) il male assoluto del nostro Paese». Prima di partire per San Francisco, il 29 maggio, e (ri)darsi ai reportage, Alessandro Di Battista non rinuncia a dire la sua su Facebook: «Non scherzavo quando dicevo che sarò sempre un attivista». Forza Italia si indigna e definisce «ignobile» e «irresponsa­bile» il suo «odio». Non si scompone, invece, Luigi Di Maio, a Porta a Porta: «Le sue sono le parole di tante persone che pensano che Berlusconi appartenga ad un’epoca politica finita».

L’intervento di Di Battista arriva a un giorno dalla salita al Quirinale per il secondo giro di consultazi­oni. E tocca anche le trattative con la Lega. Perché non solo dice: «Come può un uomo come Berlusconi dettare ancora legge? Che armi ha in mano per far tutto ciò oltre alle television­i?». Ma aggiunge anche: «Come può Salvini parlare di legalità e andare a braccetto con un uomo dalla “naturale capacità a delinquere” (parole del Tribunale di Milano) come Berlusconi?». Non si ferma qui Di Battista, perché avanza il sospetto che il Carroccio sia ricattato da Berlusconi: «Di cosa hanno paura certi leghisti? Di qualche dossier in mano al “Tinto bass” di Arcore o della fine di qualche possibile finanziame­nto?». Poi la definizion­e di «male assoluto»: «Perché fino a che lui, da una villa in Sardegna o da un palazzo romano, potrà porre veti o ricattare altre forze politiche, quelle leggi che creerebber­o giustizia sociale, lavoro e legalità non vedranno mai luce».

Un affondo che fa imbufalire Forza Italia. In una nota congiunta, i capigruppo Mariastell­a Gelmini e Anna Maria Bernini scrivono: «Immerso nella sua palude dell’odio dove sguazza senza vergogna, l’ex deputato grillino sparge schizzi di fango a beneficio di chi vive e si nutre di rancore. Proviamo una pena infinita per il livello infimo toccato». Stefano Maullu definisce Di Battista «un cavernicol­o» e Francesco Paolo Sisto lo accusa di «voler escludere milioni di italiani».

A Di Battista risponde anche un esponente del Pd, Michele Anzaldi: «Per lui Berlusconi è il male assoluto. Ma Di Battista non ha problemi a incassare i soldi con i libri pubblicati per il leader di Forza Italia e a farli incassare dalla sua casa editrice. Indignato a giorni alterni». Su Berlusconi si era espresso giorni fa anche Vittorio Di Battista, padre di Alessandro, con un post rivolto al leader M5S Di Maio: «Luigi, pulisci il divano dove si è seduto il nano!».

Finché il capo di FI potrà porre veti le leggi che creano giustizia sociale non vedranno mai la luce Alessandro Di Battista

L’ironia del Pd Di Maio minimizza E il dem Anzaldi: Dibba lo insulta e poi incassa con la sua casa editrice

Immerso nel suo odio Di Battista sparge fango a beneficio di chi si nutre di rancore Proviamo pena per lui M. Gelmini A. M. Bernini

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