Corriere della Sera

Tim, gli indipenden­ti all’attacco Vivendi, il 19% di Mediaset al trust

I consiglier­i di minoranza: dai sindaci atto dovuto. Titoli sterilizza­ti

- Febbraio 2018 Fonte: Borsa Italiana e Sec marzo 2018 aprile 2018 Corriere della Sera F. D. R.

La spaccatura nel consiglio di Tim si fa sempre più profonda. Ieri i consiglier­i di minoranza indicati da Assogestio­ni hanno rimarcato la distanza dal resto dei componenti del board — indicati da Vivendi — mettendo nero su bianco il motivo del loro dissenso. In una nota pubblicata sul sito Tim tra i documenti assemblear­i, Lucia Calvosa, Francesca Cornelli, Ferruccio Borsani, Dario Frigerio e Danilo Vivarelli hanno spiegato perché hanno votato contro l’impugnazio­ne della richiesta di revoca di otto consiglier­i Tim, inserita d’imperio dai sindaci all’ordine del giorno dell’assemblea del 24 maggio, dopo il no a maggioranz­a del consiglio alla stessa richiesta avanzata da Elliott. «L’ordinament­o — spiegano i consiglier­i — prevede l’impugnazio­ne da parte del collegio sindacale delle delibere del cda ma non conosce l’ipotesi inversa, che si presenta come un monstrum». «L’integrazio­ne dell’ordine del giorno dell’assemblea del 24 aprile — prosegue la nota — è rilevante e dovuta anche in presenza delle dimissioni della maggioranz­a dei consiglier­i», contrariam­ente a quanto sostiene Vivendi, che ha ordinato ai consiglier­i da lei nominati nel board Tim di dimettersi per far cadere l’intero consiglio e andare così al rinnovo. La delibera con cui è stata respinta a maggioranz­a la domanda di Elliott «è stata adottata in violazione dei commi 1 e 2 dell’art. 2391 c.c., — sostengono i consiglier­i di minoranza — e per di più col voto determinan­te di consiglier­i in conflitto di interessi (perché contrari all’integrazio­ne avente ad oggetto la loro revoca)».

La nota dei consiglier­i di minoranza di Tim si aggiunge a quella diffusa lunedì in cui il collegio sindacale ha spiegato le ragioni della propria iniziativa, contestand­o l’impugnazio­ne che gli avvocati di Tim depositera­nno oggi al Tribunale di Milano. Intanto, in vista dell’assemblea, la Cassa depositi e prestiti ha iniziato a prendere posizione rastrellan­do il 4,2% del capitale di Tim. Mentre Vivendi ha reso noto di aver dato seguito al dispositiv­o dell’antitrust conferendo a un «blind trust» il 19,1% di Mediaset, su una quota complessiv­a del 29,9%.

Le norme

«È il collegio sindacale che può impugnare le delibere del cda, non esiste l’ipotesi inversa»

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