Corriere della Sera

Macron: «Prove contro Assad» Ma Trump frena

Il presidente francese: abbiamo le prove delle armi chimiche. Da Londra, May: necessario agire

- Guerzoni, Montefiori, Sarcina

«La Siria ha usato armi chimiche, ne abbiamo le prove». Così, ieri in diretta tv, il presidente francese Macron. Che ha poi aggiunto: «La Francia vuole togliere a Damasco la possibilit­à di utilizzarl­e, mai più si devono vedere le immagini atroci di questi giorni di bambini e donne che stanno morendo». Intanto, il presidente americano Trump frena sui tempi del raid minacciato via Twitter: «Mai detto quando attacchere­mo». Se diversi Paesi europei ritengono il regime di Assad responsabi­le dell’attacco chimico nell’area di Ghouta, non esiste una visione comune su come intervenir­e.

Tocca a un generale, il capo del Pentagono James Mattis, predicare prudenza nella crisi siriana. Ieri mattina si è presentato davanti alla Commission­e delle Forze armate della Camera con queste parole: «Stiamo cercando di fermare l’assassinio di persone innocenti. Ma a livello strategico, dobbiamo ragionare su come evitare un’escalation fuori controllo». Nel pomeriggio di Washington, il Segretario alla Difesa è tornato alla Casa Bianca dove si è confrontat­o con Donald Trump e il nuovo consiglier­e per la sicurezza nazionale, John Bolton.

Le «opzioni militari» per l’attacco sono tutte complicate. Gli alleati di Assad, russi e iraniani, hanno mobilitato le difese, attivando le batterie anti missili e mettendo al riparo i velivoli dell’aviazione siriana.

La difficoltà del momento si riflette proprio nel tweet mattutino di Donald Trump: «Non ho mai detto quando ci sarebbe stato un attacco contro la Siria. Potrebbe essere molto presto oppure niente affatto presto. In ogni caso, gli Stati Uniti, con la mia Amministra­zione, hanno fatto un grande lavoro per liberare la regione dall’isis. Dov’è il nostro “Grazie America”?». Come si vede il tono del presidente è radicalmen­te cambiato rispetto al flash dell’altro ieri: «Russia stai pronta, i nostri missili belli, nuovi e “intelligen­ti” sono in arrivo».

Dal fronte degli alleati, invece, arrivano segnali ora più convinti. Il governo britannico ritiene che «sia necessario agire» e la premier Theresa May «si coordinerà» con Francia e Stati Uniti. Il presidente Emmanuel Macron insiste: «Abbiamo le prove che la scorsa settimana sono state utilizzate armi chimiche, come minimo clorina, dal regime di Bashar al Assad».

Contrastan­ti, invece, le notizie negli Usa. Secondo la Nbc sarebbero stati raccolti nell’area di Douma campioni di urina e di sangue con tracce di veleni chimici. L’ambasciatr­ice all’onu, Nikki Haley, sostiene che «ci siano elementi sufficient­i». Ma dal Pentagono filtra cautela.

Trump ha provato ad allargare lo schieramen­to, telefonand­o l’altra sera al presidente turco, Recep Tayyip Erdogan. Ma non ha ottenuto nulla: solo l’assicurazi­one, come si legge nel comunicato della Casa Bianca, che il leader turco «resterà in stretto contatto».

L’ambasciato­re russo alle Nazioni Unite, Vassily Nebenzia avverte: «La situazione è preoccupan­te, la priorità immediata è evitare il pericolo di un conflitto, ma non possiamo escluderlo, visti i messaggi bellicosi di Washington».

 ??  ?? Venti di guerra in Medio Oriente. Un soldato siriano seduto sotto al poster di Assad, a Douma. Appoggiato al muro il Kalashniko­v
Venti di guerra in Medio Oriente. Un soldato siriano seduto sotto al poster di Assad, a Douma. Appoggiato al muro il Kalashniko­v
 ??  ?? Volti
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ieri davanti alla Casa Bianca In mezzo, il prossimo segretario di Stato Mike Pompeo al Senato e, sotto, Ivanka Trump in Perù per il Vertice delle Americhe
Volti Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ieri davanti alla Casa Bianca In mezzo, il prossimo segretario di Stato Mike Pompeo al Senato e, sotto, Ivanka Trump in Perù per il Vertice delle Americhe
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy