Il senso civico? Secondo 6 italiani su 10 nasce in famiglia
Il sondaggio Ipsos: cresce la cultura ambientale, la raccolta differenziata per l’86% è pratica di buona cittadinanza
Aperti alla globalizzazione, ma giudicata un’opportunità nel 40 % dei casi e una minaccia nel 36 %. Convinti che la libertà in ogni settore (dal commercio all’uso del web) sia irrinunciabile, ma dubbiosi sul futuro della democrazia «tanto da pensare a nuovi sistemi» con quattro persone su dieci concordi sul fatto che per votare serva prima un test culturale. Quanto al senso civico, tra cinismo e disincanto in abbondanza, è vero che il suo incubatore è la scuola, ma il suo sviluppo è necessariamente affidato alla famiglia: e questo in un momento in cui le classi dirigenti, e ancora più i politici, non vengono avvertiti come «un esempio».
È la fotografia degli italiani e il senso civico secondo un sondaggio condotto dall’ipsos (l’istituto demoscopico diretto da Nando Pagnoncelli) per conto del Comieco, Per migliorare il senso civico servono sanzioni o educazione?
serve educazione, le punizioni non sanzioni sono necessarie non sa La fiducia verso il prossimo 2001 2002 2003 2004
dati in % Il senso civico si forma soprattutto in famiglia, non in altri ambiti come scuola o amicizie. È d’accordo?
molto per nulla 2005 2015
abbastanza 2016 non sa poco 2018 il «Consorzio nazionale di recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica». I risultati sono stati presentati oggi a Milano durante un convegno che ha visto Giangiacomo Schiavi, già vicedirettore del Corriere della Sera, ricevere il premio «Montale» istituito per ricordare il «legame tra i milanesi e il senso civico».
Il sondaggio dice che siamo di sicuro solidali, tanto che il 67 % degli interpellati ritiene di essere molto, o abbastanza, d’accordo con l’affermazione per cui «bisogna aiutare e accogliere chi scappa da guerre e carestie». Ma siamo scettici sull’europeismo: solo il 48 % concorda con il fatto che la «Ue ci ha consentito di tenere i conti in ordine». Il resto dissente. O non lo sa. Non solo. Siamo — quasi — equamente divisi sull’asserzione per cui «ogni italiano deve fare sacrifici per ridurre il debito». Il 50 % dice sì, il 46 % ribatte no. «Solo il 37 % degli italiani ha fiducia nel prossimo, c’è un ripiegamento difensivo su se stessi» osserva Pagnoncelli guardando i dati sulla famiglia: che questa resti il luogo in cui si plasma il nostro senso civico lo pensa il 60 % degli italiani, il 20 % indica la scuola e il 13 % il posto di lavoro. Solo il 13 % degli intervistati concorda (mentre il 52 % è in disaccordo) sul fatto che la «classe dirigente sia un esempio civico». Quanto ai comportamenti concreti, la raccolta differenziata è considerata un indicatore di senso civico dall’86% degli intervistati mentre sulle questioni ambientali il 66 % degli italiani si considera «attento».