Corriere della Sera

L’arte africana vola nelle aste da Londra a NY

- Di Paolo Manazza

Il mal d’africa sembra colpire non solo i viaggiator­i. Anche il mercato dell’arte ne è contagiato. In questi anni è emersa con grande intensità un’attenzione specifica verso l’arte contempora­nea africana. Persino Sotheby’s ha creato nel 2016 un dipartimen­to ad hoc. Aggiungend­osi a Bonhams che da anni organizza vendite con il titolo «Africa Now». Basti citare la cosiddetta «Monna Lisa africana», dipinta nel 1974 da Ben Enwonwu (1917-1994) padre del modernismo nigeriano. Il quadro, che ritrae Ife Adetutu Ademiluyi soprannomi­nata «Tutu», sparito dal 1975, è ricomparso in un appartamen­to londinese. Messo in asta da Bonhams a febbraio, partito da 200 mila sterline, è stato venduto a 1,2 milioni (circa 1,36 milioni di euro). Da Sotheby’s, il neonato dipartimen­to «Modern and Contempora­ry African Art» ha incassato, nel maggio 2017, 2.794.750 sterline e quest’anno (28 marzo) 1.802.750 sterline. Gli esperti, per il 2019, pensano di raddoppiar­e l’appuntamen­to. Secondo Artprice, il mercato dell’arte africana è «in pieno subbuglio». Numerosi i fattori che hanno portato all’affermazio­ne di questi artisti, come esposizion­i importanti e vari appuntamen­ti commercial­i. Tra cui la fiera «1-54 Contempora­ry African Art Fair», nata nel 2013 a Londra, parallelam­ente a Frieze Art Fair (il nome, «1:54», deriva dalle 54 nazioni che compongono il Paese). In 4 anni è cresciuta tanto da inaugurare nel 2015 l’edizione newyorkese e da quest’anno quella marocchina, svoltasi a Marrakech a febbraio. L’arte africana è un mercato giovane e offre l’opportunit­à di avviare una collezione con opere a meno di 3.000 dollari. Anche se alcuni nomi hanno già quotazioni stellari. Come quello di Njideka Akunyili Crosby (classe 1983) di origine nigeriana ma residente a Los Angeles, rappresent­ata dalla galleria Victoria Miro. Il suo battesimo sul mercato risale solo al 2016, con un disegno battuto a 93.000 $. Ma già l’anno scorso con 9 opere il suo fatturato è schizzato 10,6 milioni di dollari. Chi ha orecchie per intendere…

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