Ferrari, la carica di Vettel per l’esame di cinese «Il tris non è un sogno»
La forza dell’ottimismo e la prudenza della ragione. Sebastian Vettel prepara l’assalto alla roccaforte della Mercedes: in Cina i grigi hanno vinto le ultime quattro edizioni del Gp di Shanghai e Lewis Hamilton ha brindato ben 5 volte (2 con la Mclaren). Il ferrarista solo una, quando era alla Red Bull.
Reduce dalla formidabile doppietta Australia-bahrein il tedesco è carico, anche se sa che domenica sui 5.451 metri del circuito asiatico arriva un esame ancora più difficile per la Ferrari (oggi le prove, alle 8 su Skysportf1). Con temperature più fredde, curvoni veloci e lunghi rettilinei che premiano la potenza del motore (si guadagnano 17 decimi ogni 10 cavalli), la chiave di volta è la ricerca del bilanciamento. Perché la power unit della Rossa non ha mostrato complessi d’inferiorità rispetto a quella tedesca, anzi spinge anche di più. «Se troveremo un buon bilanciamento — spiega Seb — non vedo perché non dovremmo fare bene anche qui. Le condizioni sono diverse Sebastian Vettel, 30 anni, è leader del Mondiale con 17 punti di vantaggio su Lewis Hamilton Ha vinto le prime due gare della stagione (Epa)
dalle altre due gare e la pista anche. Però sono fiducioso, la macchina funziona e va bene». Dopo un esordio così, il tris non è un sogno, ma sulle fantasie frena: «Le vittorie sono acqua passata, abbiamo imparato delle lezioni e cercheremo di metterle in pratica». Secondo il quattro volte campione del mondo i 17 punti di vantaggio su Hamilton «non significano nulla adesso»: il confronto si preannuncia lunghissimo e a deciderlo saranno gli aggiornamenti tecnici; il più importante per la Ferrari in Cina è il nuovo fondo vettura.
Ieri Hamilton ha siglato la pace con Max Verstappen dopo il ruvido duello di Sakhir, seguito da coda velenosa. Ma il britannico pensa solo a prendersi la rivincita su Vettel: «Impossibile dire chi è più veloce, è una questione di millimetri, di frazioni di secondo. Dipende da tante piccole cose e decisioni che loro hanno interpretato meglio». Una stoccata alle strategie Mercedes?