Juve punto a capo
Dopo le proteste, la voglia di ripartire Allegri guarda oltre la beffa con il Real «Un fardello da toglierci al più presto»
I l collega spagnolo, co me i ns e g na De Gregori, non ve de, non s e nte (solo quello che vuole lui), ma parla. E vuole sapere quattro cose: 1. Cos’è un bidone dell’immondizia; 2. Perché Gigi Buffon aveva ancora la voce che t remava un’ora e un quarto dopo la fine della sua ultima partita di Champions; 3. Se è normale che Medhi Benatia, l’uomo che ha causato il rigore contro il Real Madrid, abbia paragonato la decisione dell ’a r bitro Oliver « a uno st upro » ; 4. Come mai la conferenza di Massimiliano Allegri, rispetto al furore delle interviste dei giocatori e del presidente Agnelli in zona mista, sia stata qualcosa di molto simile a una lezione di stile.
Belle domande. A cui biso-
Del Piero Fatico a capire Gigi e tutti quei riferimenti alla partita di andata
Tacconi Sapendo di smettere, io avrei spaccato la faccia all’arbitro
gna aggiungerne un’altra, non meno importante: cosa resta della serata del Bernabeu, dove la J uventus ha giocato la miglior partita del suo settennato d’oro e di conseguenza ha incassato la delusione più dolorosa? Rimane un « fardello che ci è cascato addosso e che dobbiamo toglierci al più presto per vincere campionato e Coppa Italia » come sottolinea Allegri. Che alla rabbia preferisce di gran lunga « l’orgoglio, perché i ragazzi sono stati meravigliosi e commoventi » . Max, all’ennesima domanda sul suo futuro, ha lanciato la palla in fallo laterale: « Ho due anni di contratto, devo ancora parlare con la società... » . Ma la serata di ieri ha confermato che l ’allenatore della Juve può ambire a un ulteriore salto di qualità, anche per come ha gestito il dopo gara più complicato degli ultimi anni. Resta il nodo delle due sostituzioni che rimanevano da fare: « A Monaco due anni fa ho tolto Morata e abbiamo perso. Qui non ho tolto nessuno e abbiamo perso. Il calcio sa essere bestiale » .
Il piano era quello di portare il Real ai supplementari e superarlo con le sgommate di Cuadrado. Il rigore fischiato a Be na t i a pe r fallo s u L uca s Vazquez costerà alla Juve circa 36 milioni di perdita a bilan- cio, rispetto ai 128,5 milioni incassati l’anno scorso in Europa. E ha distrutto tutto. Anche i nervi di Buffon, che ha unito la sua prima espulsione in Champions al record delle 50 partite senza subire gol nella coppa più importante. Tutto questo nell’ultima esibizione ufficiale a livello internazionale. Una tempesta perfetta di sentimenti, che ha travolto il capitano della Juve e della Nazionale, finito abbondantemente sopra le ri- ghe: « Arbitro killer, animale, con un bidone dell’immondizia al posto del cuore, un nonuomo, colpevole di crimine contro l’umanità calcistica » sono parole inaccettabili ( che potrebbero costare una sanzione) anche in un contesto di trance agonista prolungata. Ma piuttosto che dare un rigore dubbio — questo il pensiero di Gigi — perché non lasciare che l a partita proseguisse ai supplementari? In fin dei conti senza quel rigore il Real non sarebbe stato eliminato. L’espulsione poi ha peggiorato tutto. Ed è stato « come sparare a Bambi » ha detto l’ex campione inglese Gary Lineker. Solo che Bambi poi ha mostrato i denti. E rias col t a ndosi, fo r s e qualche dubbio sulla pesantezza di certe affermazioni verrà pure a Buffon. Come è venuto ad Alex Del Piero, che ha detto: « Non capisco Gigi » .
Chissà se verrà anche a Benatia, sicuro che il « rigore è uno stupro » . Nelle sue parole — gravi — non c’era l’emotività di Buffon. Per questo è meglio buttarsele in fretta alle spalle: il « cubo de basura » , il bidone dell’immondizia che ha messo in crisi stampa e tv di mezzo mondo, alla fine si rivela più utile del previsto.
Lineker Espellere Buffon al Bernabeu è stato come sparare a Bambi