LA SINISTRA HA GOVERNATO MA SENZA ESSERE MAGGIORANZA
Caro Aldo,
alle elezioni del 2013 il Pd ottenne alla Camera il 29,55% dei voti. Con questa percentuale il Pd ha governato per 5 anni occupando tutto quello che c’era da occupare nella politica e nel sottogoverno, a cominciare dalla Rai e dalla Cassa Depositi e Prestiti. Nella scorsa legislatura, tutto quello che era possibile colonizzare è stato colonizzato dal Pd. Anche adesso, a oltre un mese dalle elezioni che hanno mandato il Pd all’opposizione, il governo Gentiloni vuole continuare a fare importanti nomine nel sottogoverno. Di fronte a quanto è successo in materia di occupazione del potere nella legislatura precedente mi sembrano fuori luogo le accuse ai grillini di alcuni esponenti di volere occupare tutto. Pietro Volpi Caro Pietro, L a cosiddetta Seconda Repubblica, durata 25 anni, è stata segnata dalla personalità di Silvio Berlusconi; ma il governo è stato più a lungo nelle mani del partito democratico e dei suoi antenati. Tutto cominciò quando il Cavaliere fece sapere, all’uscita da un ipermercato (allora simbolo di modernità: non c’era ancora Amazon), che a Roma tra Rutelli e Fini avrebbe votato Fini, all’epoca segretario del Movimento sociale postfascista. Gli elettori che non si riconoscevano più nella Dc e nel Psi, che avevano governato insieme per oltre trent’anni, trovarono in Berlusconi un nuovo punto di riferimento. Ma le frange di sinistra dei due partiti si allearono con gli eredi del Pci. Ci misero 14 anni a fare il partito democratico, ma andarono al governo abbastanza rapidamente, grazie – va detto – all’abilità manovriera di D’alema, che separò la Lega da Berlusconi. Arrivarono così prima il governo Dini, detto del ribaltone, poi la vittoria elettorale di Prodi nel 1996. Però il centrosinistra non è mai stato maggioranza nel Paese. Perse nettamente nel ’94, nel 2001, nel 2008. Nel ’96 vinse appunto perché la Lega si era presentata da sola. Nel 2006 Prodi mise insieme tutto e tutti, da Mastella a Turigliatto, per sopravanzare Berlusconi di 24 mila voti; ma non durò. Nel 2013 il distacco fu di poco superiore, in un quadro sconvolto dall’avanzata di un movimento fondato da un comico e chiamato come un hotel di lusso. Insomma il Pd si è trovato in questi anni a portare il peso del governo e dello Stato, senza avere le spalle abbastanza larghe; ha fatto bottino; ma ha pagato un caro prezzo.