Rossano Ferretti, il super stylist ambasciatore di Coty
Il parrucchiere delle dive: è il momento di condividere il mio patrimonio professionale
Cosa può stupire un parrucchiere abituato a ricevere telefonate da Kensington Palace (leggi Kate Middleton) o da Hollywood (leggi Jennifer Lawrence)?
Rossano Ferretti, lo stylist che da Parma ha esportato nel mondo il «metodo» per un taglio di capelli perfetto, l’ultima chiamata l’ha ricevuta da Coty Professional Beauty. Il colosso della cosmetica, con un portafogli di marchi come Wella Professionals, O.P.I., System Professionals, Ghd e Nioxin, lo ha scelto come global ambassador. Una decisione motivata dalla celebrità internazionale dello stylist, spesso citato come «the most luxurious hairdresser in the world» e dalla sua capacità di creare un business grazie ai 23 saloni sparsi nel mondo. «Per me è arrivato il momento di condividere con il mondo dell’industria cosmetica il mio patrimonio professionale», racconta Ferretti, seduto nel salone di Montecarlo, dentro all’hotel de Paris. «Il mio obiettivo è dare una spinta aspirazionale e ispirazionale alle nuove generazioni. Nessuno vuole fare più il parrucchiere perché la professione ha perso il suo fascino».
La collaborazione tra Rossetti e Coty Professional Beauty si concretizzerà attraverso prodotti, formazione, shooting, programmi televisivi e masterclass digitali. «Quando ho scoperto che il motto di Coty è “liberare la bellezza e rispettare la diversità” ho trovato una comunione di intenti totale». La nuova fase di Ferretti coincide con la maturità professionale. Stylist di molte star, innovatore grazie a brevetti come «the invisible haircut», ora punta alla democratizzazione della bellezza. «Il nostro mestiere è stato industrializzato brutalmente, inve- ce di alzare il livello dei servizi si è scelta la via della guerra dei prezzi. Un salone che propone un taglio più piega a 19,90 euro non sta democratizzando la bellezza, la sta svilendo». Dietro al pensiero di Ferretti c’è una visione familiare che ha le radici a Parma, dove la sorella Lorenza forma nuove generazioni di stylist. Una filosofia del rispetto che ha come referente il cliente. «Chanel diceva di non voler vedere il vestito, ma la donna che c’era sotto. Anche io prima di fare un taglio penso a chi lo porta».