Arcelormittal, per via libera Ue su Ilva venderà Piombino
Si complica la cessione dell’ilva alla multinazionale Arcelormittal. Mentre la trattativa con i sindacati è in stallo, nella vicenda interviene il Lussemburgo a difesa dello stabilimento di Dudelange che Arcelormittal sarebbe pronta a cedere per rispondere alle richieste della commissione europea che vuole evitare posizioni dominanti nel mercato dell’acciaio. Ieri Arcelormittal ha quindi comunicato a Bruxelles che, in caso di acquisizione dell’italiana Ilva, cederebbe gli impianti di Piombino in Toscana (600 addetti), di Galati in Romania, di Skopje in Macedonia, di Ostrava nella Repubblica Ceca, di Dudelange in Lussemburgo e alcune linee di produzione a Liegi, in Belgio. Pronta la reazione del vicepremier lussemburghese, Etienne Schneider: «Disapprovo l’eventuale cessione dell’impianto di Dudelange a un acquirente sconosciuto. Interverrò presso la direzione di Arcelormittal e la commissione europea affinché il sito resti di proprietà del gruppo». Al ministero dello Sviluppo, intanto, non fa passi avanti la trattativa col sindacato, contrario sia agli esuberi (circa 4 mila su 14 mila dipendenti Ilva) sia alle ricadute negative che potrebbero derivare sullo stipendio e sulle garanzie contrattuali dalla procedura di cessione col licenziamento e la riassunzione dei lavoratori. Il prossimo incontro il 23 aprile.