Corriere della Sera

Tim e Vivendi, ricorso contro i sindaci per fermare la revoca

- Di Federico De Rosa

I legali di Tim e Vivendi tentano di fermare la revoca dei consiglier­i francesi del gruppo telefonico, in agenda alla prossima assemblea del 24 aprile, depositand­o al Tribunale di Milano un ricorso d’urgenza. Il ricorso di Tim, composto da un atto di citazione e da una richiesta di sospensiva, punta a invalidare la delibera con cui il 4 aprile il collegio sindacale ha proceduto a integrare l’ordine del giorno dell’assemblea con la richiesta di revoca e sostituzio­ne di sei amministra­tori, dopo che il fondo Elliott se l’era vista respingere. Tim avrebbe anche chiesto al giudice di sospendere comunque gli effetti della delibera dell’assemblea.

Nel ricorso gli avvocati dello studio Gatti Pavesi Bianchi e il giurista Andrea Zoppini chiedono di accertare l’illegittim­ità della delibera dei sindaci e di sospendern­e l’esecuzione, evitando così la revoca e la nomina di nuovi consiglier­i nonché la cancellazi­one dell’assemblea del 4 maggio per il rinnovo integrale del board. Il ricorso si baserebbe su un eccesso di potere e uno sviamento delle competenze da parte del collegio sindacale, che non può sostituirs­i al consiglio d’amministra­zione se non in caso di inerzia dello stesso. E gli avvocati di Tim ritengono che questo presuppost­o manchi. Il ricorso di Vivendi dovrebbe ricalcare quello di Tim e con ogni probabilit­à i due atti verranno riuniti. All’inizio della prossima settimana è attesa la costituzio­ne di Elliott.

Bollette L’antitrust conferma la sospension­e dei rialzi delle bollette decise da Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dopo lo stop ai 28 giorni

È la prima volta che il board di una società impugna un dispositiv­o del collegio sindacale, per cui la decisione del giudice farà giurisprud­enza. Elliott da parte sua mostra tranquilli­tà. Il fondo Usa avrebbe raccolto un numero di consensi che in termini di capitale sarebbe già oltre il 24,5% detenuto da Vivendi. Jp Morgan ha reso noto di avere il 5,932%, ma senza diritti di voto.

Ieri intanto l’antitrust ha confermato la sospension­e dei rialzi delle bollette decisi da Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb dopo lo stop alla fatturazio­ne a 28 giorni e l’obbligo di quella mensile.

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