La famiglia fa bene a Bianchi Industry: il fatturato raddoppia
Nel 2014 Massimo Trapletti, 56 anni, si è ricomprato l’azienda di famiglia. Parliamo della Bianchi Industry che nel 2007 aveva ceduto a un fondo. Produzione di macchine per la distribuzione automatica. Caffè e non solo. Stabilimenti a Zingonia, in provincia di Bergamo e a Cisterna di Latina. Dopo tre anni di «cura», è il momento di tirare le somme. «Nel 2014 il fatturato si fermava a 50 milioni. L’azienda era in concordato prefallimentare — ricorda Trapletti — . Oggi puntiamo a chiudere il 2017 a quota 96 milioni di ricavi. E i dipendenti sono passati da 350 a 450».
Trapletti questo business lo conosceva bene. Dal 2007 al 2014 ha guidato Ivs, società della distribuzione automatica, fino alla quotazione in Borsa. Inoltre il mestiere dell’imprenditore è nel Dna di famiglia. Nel ’76 i Trapletti avevano rilevato la Bianchi, il famoso marchio delle bici, dalla Gepi. Una volta Massimo Trepletti, 56 anni, presiede Confida, associazione delle aziende della distribuzione automatica rilanciata, nel ’91 l’hanno ceduta alla famiglia Piaggio. Per iniziare, appunto, la nuova avventura imprenditoriale nella distribuzione automatica. Quando nel 2014 Trapletti lascia Ivs e rileva la vecchia azienda di famiglia crea nuovi distributori più flessibili, in grado di gestire più prodotti in contemporanea. E adesso? «L’obiettivo è continuare a innovare».