«Coming out» in un film per famiglie
La critica Usa elogia «Tuo, Simon» su un adolescente gay. Il regista: svolta a Hollywood
LOS ANGELES Il coming out di un diciassettenne sugli schermi conquista il pubblico e la critica Usa. Accade con Tuo, Simon. un piccolo caso cinematografico. Per la prima volta un grande studio hollywoodiano, la 20th Century Fox, punta sulla storia di un ragazzo che dichiara la propria omosessualità in un film dedicato ai teeenager e alle famiglie.
Diretto da Greg Berlanti, Tuo, Simon è tratto da un best seller di Becky Albertalli, pubblicato in Italia con il titolo Non so chi sei, ma io sono qui (Mondadori). Dice il regista: «Il pubblico vuole anche qualcosa di diverso dagli effetti speciali, dai sequel e dai remake. Il film apre molte porte e Hollywood, cambiando marcia e vincendo timori, sta facendo lo stesso»,
La trama è semplice: il protagonista Simon (interpretato da Nick Robinson) scopre a poco a poco la propria omosessualità e sul web intreccia una relazione fatta di molte affinità con Blu, un misterioso coetaneo. Un amore virtuale che non ha nulla di scabroso. Sul set Katherine Langford e Nick Robinson (nel ruolo del protagonista) in una scena di «Tuo, Simon» diretto da Berlanti A un certo punto il ragazzo sarà vittima di bullismo e di un ricatto. Ma attraverso avventure rocambolesche riuscirà a trovare se stesso.
Come in Lady Bird, le note romantiche e la ricerca della propria identità sono i temi portanti. Simon ha molte amicizie schiette con i coetanei di ambo i sessi. La sua fortuna è quella di avere due genitori molto vicini e aperti al dialogo (impersonati da Jennifer Garner e Josh Duhamel).
Il suo «segreto» e la difficoltà a fare coming out generano toni da commedia, come spiega il protagonista Robinson: «Non è palesemente un film gay. Parla di un giovane che attraversa un momento particolare, che cerca di trovare il suo posto nel mondo. Tutto questo è complicato dal fatto che sta cercando di comprendere la propria sessualità. Ma è anche molto divertente perché Simon riesce a trasformare le situazioni più deprimenti in momenti comici».
Sono tanti gli artisti che si battono per i diritti gay (da Neil Patrick Harris a Matt Bomer) che hanno deciso di farsi promotori di una campagna per far vedere alle famiglie il film che oscilla tra dramma e commedia. Nonostante il visto di censura P-13 (i minorenni devono essere accompagnati dai genitori) varie associazioni scolastiche sono paladine della pellicola che arriverà a maggio in Italia.
Il regista canadese Xavier Dolan ha parlato di «una storia senza fronzoli inutili, senza ovvietà, luoghi comuni e finti moralismi» ed è convinto che se avesse visto questo film all’età di quindici anni, «molte cose sarebbero andate diversamente». Kristen Bell, attraverso il suo profilo Instagram, ha invitato i suoi follower a vedere Tuo, Simon: «Tante storie importanti non vengono raccontate. Ma per fortuna, a volte, questo accade». Neil Patrick Harris, già presentatore di un’edizione degli Oscar ha spiegato: «Ho amato tanto Tuo, Simon da voler restituire al pubblico il piacere della visione». Offrendo proiezioni gratis al pubblico.