Corriere della Sera

Inter, basta sprechi rilancio per tornare nel giro Champions

Spalletti: «La Var? C’era chi non la voleva»

- Guido De Carolis

MILANO Le occasioni si colgono, non si sciupano. Dopo aver buttato cinque punti contro Milan e Torino, partite che potevano e dovevano essere entrambe vinte per il gioco espresso, l’inter riprende la corsa Champions in casa dell’atalanta, dove negli ultimi anni ha avuto più batoste che soddisfazi­oni, e contro Gasperini, altro ex da sempre avvelenato.

«C’è da tirare su il muso e andare a vincere. Le opportunit­à sono sempre meno e vanno sfruttate. Il derby di Roma ci dà la possibilit­à di entrare fra le prime quattro», analizza Spalletti. Un’altra chance di superare una tra Roma e Lazio e magari, con un po’ di fortuna e un pareggio all’olimpico, tutte e due. L’inter però deve uscire dai suoi paradossi, ritrovare la via del gol persa nelle ultime due partite, essere capace di superare l’emergenza delle tante assenze. «Abbiamo ancora tutto in mano nostra. Non siamo stati bravissimi a proporre un calcio offensivo fatto di velocità, portando un numero corretto di giocatori in area», ammette Spalletti.

La via per la Champions è ancora aperta, a Bergamo però si fa stretta e piena di pericoli. L’inter in trasferta fatica: nelle ultime 17 uscite lontano da San Siro ha vinto soltanto una volta, a Genova contro la Samp. Trova un’atalanta frenata dal k.o. con la Sampdoria e dal pareggio con la Spal e pure piena di assenze pesanti, perché Gasperini non avrà né Ilicic né Petagna. «Vincere per noi sarebbe fondamenta­le in ottica Europa League e poi oltretutto con le big a casa nostra ci manca l’acuto», è il bellicoso avvertimen­to di «Gasperson».

Spalletti ha di che preoccupar­si, per la forza dell’atalanta, e perché gli mancano pezzi fondamenta­li. Squalifica­to Brozovic, non convocato Vecino, A secco Rafinha, 25 anni, cerca ancora il primo gol con l’inter (Afp)

non sta bene neppure Candreva che difficilme­nte partirà dall’inizio. L’inter ci ha sempre messo un po’ a metabolizz­are i cambiament­i, Spalletti è restio a stravolger­e e il timore è che contro un’atalanta molto fisica una formazione con Rafinha e Borja Valero a centrocamp­o possa andare in difficoltà.

La corsa Champions porta però dritto alla Champions vera, del miracolo Roma e della bruciante esclusione della Juventus. Spalletti ribadisce i compliment­i ai gialloross­i e puntualizz­a: «I meriti sono della Roma, non sono miei. Io li ho portati un punto davanti al Napoli e a giocare la Champions». Miele per i gialloross­i, mentre alla Juventus, mai citata ma l’indirizzo ai bianconeri è più che chiaro, il tecnico nerazzurro regala una frecciata dopo le polemiche scatenate sul rigore concesso al Real Madrid e soprattutt­o sulla Var, assente in Champions. «Della Var ho già detto. Bravi quelli che hanno avuto il coraggio di idearlo e proporlo quando in tanti, qualcuno perché gli faceva comodo, hanno dato contro. Noi l’anno prossimo ci vogliamo essere, così potremmo dire la nostra». C’è poco da interpreta­re, anche oggi contro l’atalanta: l’inter deve vincere, la Champions non aspetta più.

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Spalletti Le occasioni sono sempre meno e vanno sfruttate C’è da tirare su il muso e vincere

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