I bolidi a Roma Show silenzioso
Formula E, il gran prix sostenibile richiama all’eur 40 mila spettatori Ai box attori, manager e sportivi, da Sienna Miller a Bebe Vio E il patron Agag annuncia: «Torniamo qui per altri 5 anni»
ROMA Sulla pit lane il primo a fare i complimenti alla Capitale è il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis: «Mi sembra che si stia dando una svegliata. Speriamo di portare la Formula E anche a Napoli. Una versione tarantellata di Montecarlo». Sorrisi e tante strette di mano. Attori (tra cui Sienna Miller), una folta schiera di politici (da Luigi Di Maio a Giorgia Meloni) e di personaggi dello spettacolo (da Simona Ventura a Giancarlo Magalli in divisa da vigile urbano), dei motori (Jean Todt e Flavio Briatore) e dello sport (Giovanni Malagò e James Pallotta), campioni di oggi e di ieri (Bebe Vio, Max Biaggi e Felipe Massa). Tribuna vip al completo all’obelisco dell’eur per il debutto italiano della Formula elettrica. Una maxi promozione della mobilità sostenibile. «È sbocciato un amore», conferma la sindaca Virginia Raggi. Circa 40 mila spettatori (15 mila sulle tribune, altrettanti fra prati e terrazze dei musei, e ancora nelle aree sponsor). Alla Nuvola assalto a stand e simulatori. Vista la folla, lunghe attese (per sicurezza) anche solo per varcare i ponti pedonali. Orfana della candidatura alle Olimpiadi, la Capitale riscopre la capacità di organizzare grandi eventi. E anche appassionanti, fino all’ultimo giro. Tanto che il patron dell’eprix, Alejandro Agag, non si nasconde. «È andata alla grande, adesso qui per altri 5 anni», annuncia dal palco della premiazione, dove il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, romano, consegna la coppa al vincitore, il britannico Sam Bird. «Perché io? — rivela —. Perché questo Gp è un’idea mia: a Parigi, a cena con Todt».