Corriere della Sera

Nasce il Giro E, le bici a motore sulle strade della corsa rosa

- di Marco Bonarrigo

Con la Formula E condivide scocca in carbonio, motore elettrico, cambio elettronic­o. Differenze? Peso (13 chili contro 830) e potenza: 250 watt contro 200 mila. La bici da corsa elettrica è un gioiello hi-tech (quasi) alla portata di tutti: la Nytro Pinarello con cui il ciclista Sky Gianni Moscon ha «sfidato» ieri Giancarlo Fisichella a Roma costa 6.000 euro e si guida senza patente. È questo il mezzo con cui 5 squadre di due concorrent­i si misurerann­o, a maggio, con le 18 tappe italiane del Giro poche ore prima dei profession­isti. Le regole d’ingaggio? Il motore della bici — un cilindrett­o nascosto nel tubo obliquo — «stacca» in automatico raggiunti i 25 chilometri/ora, l’assistenza alla pedalata non supera i 250 watt a regime (400 di punta, che in salita sono tanti) modulabili in 4 step diversi. In pianura e discesa si pedala a motore spento e, per star leggeri, anche senza batteria, estraibile. L’autonomia? Superiore alle quattro ruote: a piena carica si ha energia sufficient­e per salire da 0 a 1.400 metri a 25 km/ora, roba che nemmeno Nibali. Quando la carica finisce, con un battery pack nuovo (1,4 chili) si riparte a manetta. Domanda: e il ciclista cosa ci mette rispetto al pilota di Formula E? Le gambe. A parità di potenza elettrica, quella aggiunta dal «motore umano» deriva solo dall’allenament­o.

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Il ciclista Gianni Moscon, su bici elettrica, sfida il pilota Giancarlo Fisichella su un bolide della Formula E
Sull’asfalto dell’eur Il ciclista Gianni Moscon, su bici elettrica, sfida il pilota Giancarlo Fisichella su un bolide della Formula E

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