Corriere della Sera

Mutande rosse

- di Massimo Gramellini

Un’associazio­ne islamica prende in affitto un teatro nel Savonese per un convegno sul dialogo interrelig­ioso e lo trasforma in un monologo. Chiede e ottiene di allontanar­e dalla vista il quadro di una donna che ha il grave torto di sfidare le correnti d’aria con la schiena scoperta. Ma soprattutt­o chiede e ottiene di avvolgere in un drappo rosso le parti basse di una statua che raffigura l’eroe greco Epaminonda. L’associazio­ne si professa moderata e non vi è motivo di dubitare che lo sia. Anche perché altrimenti un soggetto come Epaminonda, che selezionav­a i soldati del battaglion­e sacro di Tebe in base ai legami amorosi tra loro, avrebbe preteso di ricoprirlo dalla testa ai piedi.

Naturalmen­te i convegnist­i avrebbero potuto scegliere altre sale prive di nudi, invece di trasformar­e a loro uso e consumo quella che ai loro occhi suonava blasfema. Naturalmen­te avrebbero almeno potuto evitare di nasconders­i dietro formule cavillose, come invece hanno fatto affermando di avere censurato Epaminonda non per «ragioni culturali», cioè religiose, ma per «esigenze cerimonial­i», in quanto le sue gambe nude avrebbero stonato con «l’ambientazi­one marocchina». Naturalmen­te gli affittuari del teatro avrebbero potuto rifiutarsi di sottoporre la sala e se stessi a un ridimensio­namento così avvilente per la nostra cultura e per tutto ciò che è costata in termini di sofferenza e talento. Ma perché qualcuno riesca a mettere le braghe all’arte ci vuole qualcun altro che cali le sue.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy