Corriere della Sera

Aumenta la produttivi­tà (anche grazie agli incentivi)

- di Rita Querzé

Sono oltre 31 mila (31.690) gli accordi aziendali o territoria­li che garantisco­no ai dipendenti premi di produttivi­tà detassati e decontribu­iti. Nello stesso tempo la produttivi­tà complessiv­a (capitale più lavoro) in Italia rialza la testa: più 0,9% nel 2017 dopo il calo dello 0,4% dell’anno precedente. Riparte anche la produttivi­tà del lavoro: più 0,7% contro il meno 1% del 2016. Quanto incidono i premi detassati e decontribu­iti sull’incremento della produttivi­tà? Poco, se si guarda il numero delle imprese coinvolte. Tanto, se si pensa al cambiament­o di cultura a cui questo istituto contribuis­ce. Secondo i dati del ministero del Lavoro, gli accordi di produttivi­tà a oggi operativi sono 9.952. Il 53% riguarda imprese sotto i 50 dipendenti (c’è ancora molta strada fare sul coinvolgim­ento delle pmi). Solo il 6% tocca le aziende del Sud, valore bassissimo. «La contrattaz­ione sta cambiando come dimostrano anche i dati dell’osservator­io Ocsel della Cisl: sono più le aziende che contrattan­o salario variabile di quelle che contrattan­o salario fisso — dice Luigi Sbarra, segretario generale aggiunto della Cisl —. Al futuro governo chiediamo di verificare insieme con le parti sociali l’efficacia delle misure oggi in vigore. Ma soprattutt­o ci aspettiamo venga data assoluta stabilità e continuità alle stesse».

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