Wind Tre accelera sulle infrastrutture A Milano rete unica
Quando, nel 2015, fu annunciata la fusione, la domanda dei consumatori era una sola: cosa cambierà ora? A distanza di due anni, i clienti Wind Tre cominciano ad avere qualche risposta.
È stata completata e annunciata ieri la realizzazione della rete mobile unica a Milano attraverso l’integrazione e la modernizzazione delle reti dei due operatori. Wind Tre, una joint venture paritaria tra i gruppi CK Hutchison e VEON nata con la fusione per incorporazione di
Wind e H3G, dopo Trieste, Agrigento e Bologna, ha aggiunto al piano di integrazione della rete anche Milano mentre sono in fase conclusiva altre città come Roma, Ascoli Piceno, Alessandria, Bari e Cosenza.
Secondo le stime dell’azienda che vanta 32 milioni di clienti nel fisso e nel mobile, a cambiare sarà anche la velocità di connessione con un incremento della velocità 4G fino al 250% e un ulteriore miglioramento della copertura, soprattutto negli ambienti chiusi. Download e performance delle linee dei clienti, insomma, in queste città, dovrebbero nettamente migliorare.
«Wind Tre è fortemente impegnata a investire nei prossimi cinque anni 6 miliardi di euro su tutti i “customer touchpoints” — ha spiegato l’amministratore delegato Jeffrey Hedberg —. Siamo orgogliosi del traguardo raggiunto nel capoluogo lombardo che ci consente di realizzare un ulteriore miglioramento della qualità, della velocità di connessione e della copertura della nostra rete mobile».
Gli investimenti nella nuova infrastruttura di Wind Tre dureranno per l’intero 2018, con l’obiettivo di creare un ampio e capillare network che disporrà di 21mila siti di trasmissione con tecnologia 4,5G e con una significativa disponibilità di frequenze. La nuova rete, realizzata su un‘architettura in cloud e sulla fibra, permetterà inoltre flessibilità e capacità di sviluppare i futuri servizi 5G.
Le sinergie della fusione hanno cominciato a farsi sentire anche sui conti del gruppo con i un margine operativo lordo (al 31 dicembre 2017) in crescita dell’1,2% a 2,2 miliardi di euro e ricavi internet mobile in aumento a doppia cifra a +13,4%.