Indagini su Avicii La polizia dell’oman esclude il delitto

Sono state effettuate due autopsie sul corpo di Avicii (foto), dj svedese superstar, trovato morto venerdì a Muscat: gli inquirenti escludono la pista criminale. È quanto riferisce una fonte della polizia dell’oman. Nel frattempo, un dj del resort in cui la scorsa settimana aveva alloggiato il 28enne Avicii, ha fatto sapere al Times Of Oman: «Sembrava stesse bene. L’ultima cosa che mi ha detto è che apprezzava il mio stile musicale. Nella notte tra venerdì e sabato scorsi, stavo suonando quando l’ho riconosciuto. Gli sono andato incontro e gli ho chiesto subito una foto che mi ha concesso... era con un gruppo di amici a cena», ha aggiunto, dicendosi sconvolto per la sua morte. Così come lo è anche il dj italiano Simone Cogo, noto come Sir Bob Cornelius Rifo, che con Avicii aveva suonato diverse volte. «Sono scioccato. E’ una grande perdita per il mondo della musica elettronica. Parlarne in questi termini mi fa venire i brividi, è agghiacciante». Lo ricorda come «una persona molto umile, come se il successo straordinario che lo aveva travolto avesse stupito per primo lui. Quello che per lui contava era esprimersi con la musica». Infine il pensiero va a un viaggio fatto insieme, in Australia: «Dovevamo suonare in un posto ma il nostro jet era in ritardo. Così ci siamo spartiti equamente il tempo che rimaneva, senza divismi».