Corriere della Sera

NELL’EUROPA INDIFFEREN­TE ORA L’ODIO COSTRINGE GLI EBREI A NASCONDERS­I

- di Pierluigi Battista

In Germania il presidente del Consiglio centrale degli ebrei tedeschi, Josef Schuster, sconsiglia per prudenza agli ebrei di indossare la kippah: troppo pericoloso, troppa ostilità antiebraic­a. I «mai più» delle ricorrenze ufficiali e dei giorni della memoria svaniscono. In Francia un mese fa Mireille Knoll, un’anziana ebrea sopravviss­uta alla Shoah, è stata bruciata nel suo appartamen­to per il fatto stesso di essere ebrea.

Gli ebrei francesi se ne vanno, insicuri, bersaglio di un odio antisemita che ha preso virulenza nelle banlieue musulmane in cui il verbo antisionis­ta è diventato, nell’indifferen­za generale, volontà persecutor­ia nei confronti dei singoli ebrei, delle loro sinagoghe da terrorizza­re, dei simboli da linciare, dei sopravviss­uti da sbeffeggia­re come negli spettacoli di un feroce antisemita come Dieudonné. Qualche giorno fa un ragazzo con la kippah è stato aggredito da un giovane siriano che gli gridava «ebreo» come un forsennato.

Dopo oltre settant’anni essere ebreo diventa ancora motivo di paura in Germania. Ma non sono i fantasmi del passato che si ripresenta­no identici. Magari l’antisemiti­smo fosse appannaggi­o solo di un branco di teste neonaziste vuote e rasate. Portare una kippah scatena l’odio di chi, assieme agli ebrei, vuole vedere distrutta Israele, gli infedeli che osano deturpare e sporcare la «terra santa».

In Europa, nell’accondisce­ndenza passiva della maggioranz­a impaurita e rassegnata, l’odio antiebraic­o si diffonde senza soprassalt­i di dignità, malgrado le parole vuote delle cerimonie ufficiali in memoria dell’olocausto.

E allora gli ebrei, restati da soli, devono ancora fare da soli: nascondere se stessi e nascondere i propri simboli di identità, come la kippah. Una deriva triste. Un gorgo di legittima paura e di senso di isolamento di cui l’europa intera dovrebbe vergognars­i.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy