Mediolanum Irlanda nel mirino della Gdf Tasse, un conto da 544 milioni
MILANO La procura di Milano ha aperto un’indagine per omessa dichiarazione dei redditi a carico di alcuni manager componenti il board of directors di Mediolanum international funds, controllata in Irlanda di Banca Mediolanum, alla quale la Guardia di finanza milanese ha notificato un verbale di constatazione in cui viene contestata la residenza in Italia relativa agli anni 2010-2016.
La Guardia di finanza, che ha trasmesso gli atti alla magistratura, sempre nel verbale ha contestato un’evasione su ricavi non dichiarati pari a complessivi 5 miliardi. Le indagini sono coordinate dal pm Grazia Colacicco.
A comunicare la notifica del verbale è stato ieri lo stesso gruppo Mediolanum intorno a mezzogiorno, indicando che le potenziali imposte oggetto di contestazione, al netto di quelle già versate in Irlanda, ammontano a circa 544 milioni. Nella nota viene aggiunto che la società ha già preso contatti con le autorità per fornire tutti i chiarimenti necessari per la chiusura della vicenda.
Mediolanum precisa che «la posizione fiscale di Mediolanum
Massimo Doris, 50 anni, figlio di Ennio, dal 2014 è amministratore delegato di Banca Mediolanum international funds limited e i rapporti con le società italiane del gruppo è già stata prima d’ora oggetto di una specifica verifica che ha escluso problemi di residenza fiscale in Italia, limitandosi a rettifiche di natura valutativa concluse nel 2015 con un accordo transattivo e con l’archiviazione in sede penale».
Il gruppo sottolinea poi che «Mediolanum international funds opera in Irlanda dal 1997 con una consistente struttura organizzativa composta da dipendenti altamente qualificati dedicati principalmente alle attività di sviluppo e amministrazione di fondi comuni di investimento di diritto irlandese. La società», viene sottolineato, «è assoggettata alla vigilanza da parte delle autorità regolamentari irlandesi, che verificano costantemente l’attività svolta dalla stessa e l’adeguatezza della struttura organizzativa ivi localizzata». Il titolo di Banca Mediolanum, che subito dopo la diffusione della nota da parte della società aveva subìto un calo di oltre il 3,5%, ha chiuso la seduta in Piazza Affari con una flessione dell’1,36%.