Corriere della Sera

Apple versa a Dublino 13 miliardi di imposte (in attesa della Corte Ue)

- S. Bo.

Il governo irlandese ha raggiunto un accordo con Apple per il versamento dei 13 miliardi imposto dalla Commission­e europea per rifondere lo Stato delle imposte non pagate (grazie a una regalia del Fisco irlandese), considerat­e dall’antitrust aiuto di Stato non compatibil­e con le regole Ue. Lo ha indicato il ministro delle finanze Paschal Donohoe. I fondi finiranno in un fondo bloccato in attesa della decisione della Corte europea di Giustizia. Dublino si aspetta che l’appello prenderà avvio in autunno. L’irlanda è stata deferita alla Corte per non aver recuperato i 13 miliardi.

Nell’agosto 2016 la Commission­e europea, dopo due anni di inchiesta, aveva concluso che due accordi fiscali preventivi emanati dall’irlanda nei confronti di Apple avevano «considerev­olmente e artificial­mente» ridotto le imposte che la società aveva versato a partire dal 1991. I ruling approvavan­o modalità di determinaz­ione degli utili imponibili di due società di diritto irlandese appartenen­ti al gruppo Apple (Apple sales internatio­nal e Apple operations Europe) non corrispond­enti alla realtà economica. Tanto che la quasi totalità degli utili sulle vendite registrati dalle due società veniva imputata internamen­te a una «sede centrale».

Dall’analisi della Commission­e è emerso che tali «sedi centrali» esistevano solo sulla carta e non potevano aver generato gli utili. Secondo disposizio­ni del diritto tributario irlandese oggi non più in vigore, i profitti attribuiti alle «sedi centrali» non erano soggetti a tassazione in alcun Paese.

Grazie al metodo di assegnazio­ne avallato con i ruling fiscali, Apple ha pagato sugli utili di Apple sales internatio­nal un’aliquota effettiva dell’imposta sulle società che dall’1% del 2003 è scesa fino allo 0,005% del 2014. Di qui la decisione di imporre all’irlanda di recuperare le imposte che Apple non le ha versato dal 2003 al 2014: complessiv­amente 13 miliardi più interessi.

Di fatto, il trattament­o fiscale di cui ha goduto in Irlanda ha consentito ad Apple di eludere le imposte sulla quasi totalità degli utili generati dalle vendite dei suoi prodotti in tutto il mercato unico. A questo scopo, infatti, Apple aveva registrato tutte le vendite in Irlanda invece che nei Paesi nei quali venivano venduti i prodotti.

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VerticeIl ceo di Apple Tim Cook. Dublino e la società hanno raggiunto un accordo per il rimborso di 13 miliardi di imposte non pagate

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