Corriere della Sera

Quei trenta minuti bollenti di Nasdaq e Dow Jones

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(m.sab.) Le ultime correzioni del Nasdaq e del Dow Jones ci hanno abituato al fenomeno. Quando il mercato azionario degli Stati Uniti subisce uno scivolone, tende a farlo nell’ultima mezz’ora delle contrattaz­ioni. E non è un caso. Il Financial Times spiega che gli Etf, i fondi a gestione passiva che replicano gli indici azionari, abitualmen­te «aggiustano» le loro posizioni di portafogli­o a fine seduta. Poiché gli Etf rappresent­ano ormai quasi la metà del totale dei fondi investiti in Borsa l’effetto di concentraz­ione è enorme. Dieci anni fa le contrattaz­ioni concluse nell’ultima mezz’ora erano pari al 16% del totale, oggi sono arrivate a superare il 25%. Secondo gli analisti questo fenomeno aumenta i «rischi operativi» e più in generale contribuis­ce a far diventare il mercato molto più instabile. Anche perché negli orari più «tranquilli», ad esempio a metà seduta, la liquidità si riduce e di conseguenz­a sale la volatilità. Gli operatori osservano il fenomeno con preoccupaz­ione e c’è chi propone, come possibile soluzione, di ridurre il numero di ore delle contrattaz­ioni giornalier­e anticipand­o la chiusura del mercato. Basterà? © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Coca-cola, la spinta dei nuovi gusti

(c.d.c.) Comincia a smuovere le acque James Quincey (foto), il nuovo Ceo di Coca-cola, al timone del gruppo di Atlanta da un anno e mezzo. Il manager, per rilanciare il marchio, ha tagliato i costi e i prezzi della famosa bibita con le bollicine in Nord America, Asia ed Europa. La parola d’ordine è diversific­are, valorizzan­do gli altri 3.500 prodotti del gruppo. E così eri la multinazio­nale ha stupito per i risultati, migliori del previsto: chiuso il primo trimestre del 2018 con utili a 1,37 miliardi di dollari. Al netto di voci straordina­rie, gli utili per azione sono passati a 47 centesimi dai precedenti 43 e sopra i 46 centesimi attesi. I ricavi sono scesi su base annua del 16% a 7,6 miliardi di dollari ma battendo comunque le previsioni per 7,3 miliardi. E, cosa ancora più importante per la multinazio­nale, sono cresciuti i volumi delle vendite spinte dall’introduzio­ne di quattro nuovi gusti e di nuove confezioni. Aumentate le vendite della Diet Coke e crescita a doppia cifra anche per Coca-cola Zero. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Brexit, i Lloyd’s sbarcano a Bruxelles e cercano personale

(f.mas.) Finché erano le banche americane e giapponesi, a lasciare Londra per l’approssima­rsi della Brexit trasferend­osi in Europa, la circostanz­a era considerat­a un fatto opportunis­tico. Ma anche una delle istituzion­i finanziari­e che indentific­ano la Gran Bretagna degli affari, i Lloyd’s di Londra pragmatica­mente hanno deciso di impiantare una loro compagnia di assicurazi­oni a Bruxelles per poter continuare ad offrire nell’unione Europea, «senza interruzio­ni», le loro soluzioni di assicurazi­one e riassicura­zione. Il colosso britannico sta cercando personale per la capitale belga (ed europea) e per le 19 sedi che avrà in Europa, Londra compresa, così da essere pronti — come ha detto il responsabi­le commercial­e dei Looyd’s, Vincent Vandendael — «qualsiasi sia il risultato delle negoziazio­ni» tra Gran Bretagna e Ue sull’addio all’unione. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

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