Corriere della Sera

L’egiziano segna e si scusa Adesso è da Pallone d’oro

Ma Fazio non ci sta: «Siamo guerrieri, lotteremo fino alla fine»

- Al. p.

LIVERPOOL Il Salah Football Club corre verso la finale di Kiev a velocità doppia, anche tripla, rispetto alla Roma: Momo, la stella dei Reds che ha lasciato l’anno scorso la Capitale per 42 milioni più 8 di bonus, si ferma improvvisa­mente solo quando fa gol. Come una Sfinge, Salah non esulta, si scusa con la sua ex squadra, si inchina, prega. Ma ride dentro. E solo più tardi riderà anche fuori, in panchina dopo la sostituzio­ne. E ci mancherebb­e, perché a 25 anni sta vivendo una stagione mostruosa: coi due gol di ieri segnati sotto la curva romanista è già a quota 43. Più di tutti.

Se c’è una risposta a Messi e soprattutt­o a Ronaldo (che a differenza dell’argentino è ancora in piena corsa per la Champions), in questo momento è sicurament­e l’egiziano, che in patria ha preso un milione di voti alle elezioni (senza candidarsi, ovviamente) e che la Roma ha venduto ai Reds, pensando anche di aver fatto un affare. Perché mai avrebbe pensato di trovarlo, qui e ora. Soprattutt­o a questi livelli, con accelerate e tocchi geniali quasi da videogame. Perché, quando non fa gol, Momo fa segnare, due volte. E adesso può anche sognare: la Champions, certo. Ma pure il Pallone d’oro.

Il pallone di Eusebio Di Francesco invece è pesante come un macigno. Anche se i due gol segnati nel finale lo alleggeris­cono un po’: «Ben venga questa reazione, così diamo un senso e una forza alla partita di ritorno — sottolinea il tecnico romanista — . Ci dobbiamo credere e dobbiamo avere lo stesso atteggiame­nto avuto nel finale. Nulla è impossibil­e, lo abbiamo già dimostrato. Certo non è facile, ma lo spirito c’è. Non è il momento dei processi, abbiamo raggiunto qualcosa di importante e per 50 minuti non abbiamo retto bene. Perché? Non è questione di moduli, ma dei troppi duelli persi. Poi abbiamo perso un po’ la testa». Il Comandante Fazio, lancia il suo grido di battaglia: «Siamo guerrieri, lotteremo fino all’ultimo secondo come abbiamo fatto per arrivare fino a qui. Questa sfida non è ancora persa — dice il difensore — e davanti alla nostra gente, daremo ancora di più per rimontare lo svantaggio. Siamo una squadra e vogliamo arrivare lontano». Più lontano del vecchio amico Momo, non sarà facile.

In vista del ritorno

Di Francesco spera ancora. «Nulla è impossibil­e, lo abbiamo già dimostrato»

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(Lapresse) Perdono Salah chiede scusa ai tifosi gialloross­i

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