Corriere della Sera

Bartali vince ancora Israele lo nomina cittadino onorario

- di Paolo Di Stefano e Gaia Piccardi

Dubbi zero. Tra disputare il suo ultimo Giro d’italia ed essere vicino al padre Carlo, gravemente malato, Pippo Pozzato (foto) ieri ha scelto la seconda opzione. Senza esitare. Capitano della Wilier Triestina, vincitore della Sanremo 2006 e di una tappa della corsa rosa (2010), Pozzato si è imbarcato sul primo volo da Tel Aviv per Milano ed è corso a Vicenza, dove è ricoverato il padre. Come nella tradizione di tanti campioni del ciclismo , fu proprio Carlo, appassiona­to pedalatore e tifoso, a indirizzar­e il dodicenne Filippo, che sognava un futuro nell’hockey a rotelle, verso le due ruote, iscrivendo­lo al Gs Sandrigo, unico sodalizio della cittadina vicentina dove la famiglia abitava. Scelta azzeccata: talento precocissi­mo, Pozzato è stato uno dei pochi corridori al mondo (nel 2000) a passare direttamen­te al profession­ismo dalla categoria juniores, nelle file della Mapei, a soli 18 anni. Trentasei anni, vincitore di una trentina di corse (e di tappe in tutti e tre in grandi giri), talento forse mai completame­nte espresso, Pozzato da tre anni è una sorta di mentore nel team toscano Wilier, presente al Giro 2018 grazie a una wild card. Al suo posto la squadra ha chiamato il 25enne veneto Alex Turrin, al debutto in una grande corsa a tappe. La sostituzio­ne deve essere autorizzat­a dalla federazion­e internazio­nale che non dovrebbe far mancare il suo assenso.

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