«La Shoah è stata colpa anche degli ebrei» Abu Mazen sotto accusa
«Esercitavano l’usura, da qui l’ostilità verso di loro» Israele: negazionista e antisemita. L’ira di Ue e Usa
Precedenti
● Nel 2016 Abu Mazen in un discorso al Parlamento europeo ha incolpato i rabbini di aver chiesto al governo israeliano di avvelenare l’acqua per uccidere i palestinesi
● Nel 2014 Abu Mazen ha riconosciuto la Shoah come «crimine più atroce della storia moderna» ma Israele lo accusa di averlo fatto per scopi politici
● Nei primi anni 80 Abu Mazen completò la sua tesi di dottorato all’università di Mosca, in cui «decurtò» a 890 mila il numero di ebrei uccisi dai nazisti
«Una volta negazionista, negazionista per sempre». Così il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha bollato la «lezione» che il presidente Abu Mazen ha voluto somministrare lunedì sera a un centinaio di delegati palestinesi. «Un discorso antisemita e patetico di un uomo che ha perso il contatto con la realtà», hanno continuato i portavoce del governo.
È dovuto intervenire anche Heiko Maas, il ministro degli Esteri tedesco, per riprendersi in nome della Germania quelle responsabilità che il raìs gli aveva tolto dalle spalle storiche: «Il nostro Paese si è reso colpevole di uno dei crimini più crudeli». Perché tra citazioni di fonti abbastanza vaghe e qualche confusione (Stalin per Karl Marx) il leader arabo ha presentato la sua ricostruzione delle cause che hanno portato all’olocausto: «Fin dall’xi secolo In assemblea
Il presidente Abu Mazen durante la seduta del consiglio nazionale palestinese nel quartier generale di Ramallah in cui ha parlato della Shoah (Ap) questi ebrei che si spostarono in Europa orientale e occidentale subirono un massacro ogni dieci o quindici anni. L’ostilità contro di loro non nasceva dall’appartenenza religiosa ma dai mestieri che esercitavano: l’usura e maneggiare il denaro attraverso le banche».
Parole che rilanciano i più classici pregiudizi e giudicate «inaccettabili» dall’unione Europea: «Il razzismo non minaccia solo gli ebrei ma è un attacco fondamentale alle nostre società aperte e liberali. L’olocausto e la Seconda guerra mondiale hanno definito la Storia europea come nessun altro evento. Questa retorica offre solo munizioni a chi osteggia la soluzione dei due Stati, un accordo che Abu Mazen dichiara di sostenere ancora». Anche Jason Greenblatt, che Donald Trump ha voluto come suo inviato per cercare di mediare un’intesa, avverte «la pace non può essere costruita su queste basi».
La condanna degli europei è ancora più significativa perché solo pochi mesi fa i portavoce a Bruxelles non avevano voluto criticare un’altra «dissertazione» di Abu Mazen in cui aveva sostenuto che gli ebrei erano stati usati in un complotto occidentale per colonizzare la Palestina: «Il rapporto degli ebrei britannici con queste terre risale ai tempi di Oliver Cromwell che pensò di muoverli dall’europa al Medio Oriente perché controllassero e proteggessero i convogli e gli in-