Corriere della Sera

PRIMO MAGGIO IN FRANCIA LA VIOLENZA IN AUMENTO IMBARAZZA MÉLENCHON

- di Stefano Montefiori

Il primo maggio parigino ha visto sfilare tra le 30 mila e le 50 mila persone, ma 1.200 black bloc hanno rubato la scena ai manifestan­ti pacifici. Gli antagonist­i di sinistra e anarchici in lotta contro il capitalism­o e la globalizza­zione hanno dato fuoco alle Mercedes e altre auto parcheggia­te nel quartiere Austerlitz, assaltato una trentina di negozi e un ristorante Mcdonald’s, sul quale hanno disegnato il simbolo della falce e martello e la scritta «Go vegan» contro gli hamburger imperialis­ti e la carne in generale. I militanti vestiti di nero hanno preso a martellate il fast food mentre dentro c’erano i clienti, che si sono rifugiati al piano superiore e sono usciti qualche ora dopo: famiglie, qualche bambino e signore anziane terrorizza­te. Centonove arresti, tra i quali una ventina di minori e cinque stranieri. Le scene di battaglia urbana hanno messo in imbarazzo Jean-luc Mélenchon, il leader del partito di sinistra radicale France Insoumise, che ha subito indicato come responsabi­li «bande di estrema destra, senza dubbio». Salvo poi ammettere l’errore e rivolgersi a quei ragazzi «con affetto»: «Non imbarcatev­i in queste avventure, la violenza non porta a niente». Imbarazzo anche per Gérard Miller, ex co-protagonis­ta del maggio 68 e psicanalis­ta oggi fondatore della tv online «Le Média» vicina a Mélenchon: «I violenti sono super-cretini utili che servono altri scopi», ha detto suggerendo quasi una provocazio­ne. Dagli autonomi di Notre Dame des Landes e delle facoltà occupate ai black bloc, ai militanti di estrema destra che pattuglian­o il confine con l’italia, la violenza guadagna spazio. Quando un’opposizion­e seria e credibile a Emmanuel Macron riuscirà finalmente a strutturar­si, forse la lotta politica tornerà a privilegia­re il Parlamento.

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Puoi condivider­e sui social network le analisi dei nostri editoriali­sti e commentato­ri: le trovi su www.corriere.it Su Corriere.it
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