Effetto cedole Piazza Affari va ai massimi dal 2009
L’esuberanza di Piazza Affari conferma lo strano scollamento dei mercati dalla quotidianità politica e dai fondamentali dell’economia. Ieri è arrivata una nuova evidenza, quando il Ftse Mib ha raggiunto i massimi dal 19 ottobre 2009, chiudendo in rialzo dell’1,19% a 24.265,61 punti. Dall’inizio dell’anno il guadagno è dell’11%, un balzo che fa di Milano una delle migliori Borse europee. Mentre lo spread tra i titoli di Stato decennali italiani e gli analoghi Bund tedeschi continua a restare sotto controllo (a 120 punti, con un rendimento dell’1,77%). Merito di una stagione ricca di dividendi pesanti, ma anche del dollaro che si rafforza in attesa delle prossime mosse della Federal Reserve (l’euro ha chiuso sotto quota 1,20 sulla valuta Usa), che accelerando la stretta monetaria nei prossimi mesi favorisce il nostro europeo. E, infatti, tra i titoli migliori del listino figurano gli industriali, trainati anche dal settore automotive. Di sicuro ieri alla festa sui mercati ha contribuito la speranza che il mese in più concesso dal presidente Donald Trump produca un accordo sui dazi tra America e Unione europea.
Eppure a 2 mesi dalle elezioni, l’incertezza sul nuovo governo resta; le stime preliminari di Eurostat sul Pil attestano il rallentamento della crescita nell’unione, mentre l’inflazione non riparte. Ma la Borsa festeggia.