Corriere della Sera

La Figc fa i conti con la cassa e vuole lo sconto da Mancini Niente super ingaggio da c.t.

Intense le trattative per la Nazionale, l’arsenal tenta Allegri

- A.b.

ROMA Sognava Conte e ha inseguito Ancelotti, probabilme­nte si dovrà accontenta­re di Mancini. Il vice commissari­o Alessandro Costacurta ha scoperto sulla sua pelle quanto sia difficile regalare un c.t. all’italia. Dopo il no di Carletto, Mancio sembra un ripiego. Senza contare che la trattativa vera e propria deve ancora cominciare. Il primo incontro, nella casa del tecnico romano, alla presenza di Oriali, è stato positivo ma interlocut­orio.

Mancini ha ribadito la sua totale disponibil­ità a guidare gli azzurri per i prossimi due anni e ha assicurato di potersi liberare dallo Zenit San Pietroburg­o senza il pagamento di alcuna penale. Il prossimo appuntamen­to, fissato all’indomani della fine del campionato russo, prevista il 13 maggio, sarà quello cruciale: si parlerà di soldi e dello staff. Quel giorno Mancio dovrà presentars­i con la risoluzion­e del contratto. Il commissari­o Fabbricini non intende investire nel nuovo c.t. tutto il budget di cinque milioni accantonat­o dal d.g. Michele Uva nel bilancio preventivo. Il piano federale è semplice: contratto biennale da un milione e 700 mila euro netti annui (3,2 lordi) con un bonus straordina­rio superiore al milione al raggiungim­ento della qualificaz­ione a Euro 2020. «Del resto Lippi da campione del mondo guadagnava un milione e 600 mila», fanno sapere da via Allegri. Mancini spera di spuntare condizioni migliori, ma per l’italia sembra disposto a tagliarsi lo stipendio. Vedremo.

Ranieri resta in attesa. Dieci giorni e tutto sarà chiaro. O almeno così dovrebbe essere. Perché sullo sfondo si stanno muovendo i protagonis­ti del vecchio governo federale. Prima nemici, ora accomunati contro colui che consideran­o l’usurpatore: Malagò. Il loro obiettivo è arrivare a nuove elezioni entro i primi dieci giorni di agosto e, se possibile, bloccare l’ingaggio del c.t. «Tocca al nuovo consiglio scegliere l’uomo giusto per la Nazionale», il messaggio. Questione di sensibilit­à istituzion­ale.

La questione è scottante. Gravina, presidente della Lega Pro, incontrand­o Fabbricini sul tema delle seconde squadre, ha ribadito la volontà delle componenti di raccoglier­e le firme entro fine maggio, individuar­e un presidente di garanzia e chiedere l’assemblea elettiva. Con Gravina si muovono compatti Cosimo Sibilia,

Anti commissari­o

Si apre un fronte anti commissari­o: il nuovo consiglio deve nominare l’allenatore

presidente dei Dilettanti e i calciatori di Tommasi. E se gli allenatori di Ulivieri si sono sfilati, è possibile che il gruppo possa contare sui fuoriuscit­i della Lega di A e B contrari al commissari­o. Questa guerra sotterrane­a, che ha spaventato Ancelotti, sembra non preoccupar­e Mancini in un momento in cui il mercato degli allenatori sta entrando nel vivo. All’arsenal si interrogan­o sull’erede di Wenger, che ha già annunciato il divorzio e nella lista dei Gunners cresce la candidatur­a di Allegri, che sarebbe favorito davanti a Luis Enrique e a Arteta, ora vice di Pep Guardiola al Manchester City.

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(Getty Images) Candidato c.t. Roberto Mancini, 53 anni
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(Getty Images) Sotto la pioggia Max Allegri, 50 anni

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