Corriere della Sera

Rifinanzia­mento tra 30-40 giorni

Assist di Elliott al club: fa slittare la scadenza di 15 milioni di una tranche del bond

- Arianna Ravelli

MILANO Per prime le sanzioni Uefa, in arrivo a fine mese, che chiarirann­o quale sarà la multa da fronteggia­re e quali le restrizion­i per i giocatori schierabil­i in Coppa. Poi saranno più chiari i passi per delineare il Milan che verrà, perché il mercato, con il ds Mirabelli, va orientato subito e non c’è tempo da perdere. E qui una linea guida già è stata tracciata: al di là dei ruoli (molto cambierà in attacco) e delle cessioni (orientate da esigenze tecniche), servono giocatori d’esperienza e di personalit­à, servono anche leader nello spogliatoi­o, da affiancare a Leonardo Bonucci. L’acquisto di Pepe Reina si spiega anche così.

Infine, il passaggio che può dare un po’ più di stabilità a tutto il progetto, ovvero il rifinanzia­mento del debito contratto con il fondo Elliott, che — è quello che ha assicurato l’ad Marco Fassone ieri ai piccoli azionisti, dopo l’assemblea dei soci — si spera di chiudere entro 30/40 giorni. Il termine previsto per firmare un accordo è slittato di nuovo, perché il proprietar­io Yonghong Li spera ancora di strappare condizioni più favorevoli. Una nuova proposta è stata aggiunta a quelle già presenti sul tavolo (un mandato è stato dato a Merrill Lynch, resta la vecchia soluzione del

La strategia

La società vuole giocatori di esperienza e di personalit­à da aggiungere ai giovani

fondo Highbridge), individuat­a la scorsa settimana da Fassone: la proprietà le sta valutando.

Ieri l’assemblea dei soci ha deliberato un passaggio tecnico, importante però per consentire l’iscrizione al prossimo campionato: il fondo Elliott ha acconsenti­to a spostare di otto mesi, da ottobre 2018 a giugno 2019, la scadenza di una tranche di (al massimo) 15 milioni di euro di uno dei due bond del Milan, quello da 54,3 milioni servito per il precedente mercato, sottoscrit­to da Elliott attraverso la società lussemburg­hese Project Redblack. In questo modo è consentito il rispetto dell’«indicatore di liquidità», che misura il rapporto fra attività e passività a breve termine, e che è uno dei parametri richiesti dalla Federcalci­o. Nulla a che vedere con la liquidità presente in Allenament­o Rino Gattuso guida la seduta di allenament­o: il Milan sabato a San Siro affronta il Verona (Lapresse) cassa, che continua a essere sostenuta dagli aumenti di capitale di Yonghong Li: il proprietar­io dovrà versare altre due tranche di 21 milioni complessiv­i, che si aggiungono ai 78 già versati: una sarà a metà maggio e l’altra a metà giugno. Anche in questo caso, si dovesse verificare un’inadempien­za da parte di Li, Elliott è pronto a sostenere il club. Il fondo non ha invece acconsenti­to ad altre modifiche statutarie, come l’eliminazio­ne del valore nominale delle azioni.

Altri paletti, come si sa, li mettono l’uefa e il financial fairplay. Dopo il -90 di questa stagione, l’obiettivo del club è quello di chiudere il bilancio della prossima con una perdita di 55/60 milioni, con un aumento di 25 milioni nei ricavi, ovviamente rispettand­o i paletti imposti dall’uefa (che chiedono di non sforare il -30 di bilancio nel triennio) e di arrivare al famoso pareggio di bilancio nel 2019-2020, magari grazie alla conquista di un posto in Champions.

Ma prima di tutto viene il campo: le prossime due sfide con Verona (sabato) e Atalanta deciderann­o da quale porta il Milan entrerà in Europa. Poi, si potrà cominciare a capire anche che faccia avrà.

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