Corriere della Sera

La rivincita delle erbe aromatiche

Timo, lavanda, maggiorana: profumate e utili in cucina, hanno ormai conquistat­o i giardini Ecco tutte le tendenze di Euroflora Dalla gassosa alla rosa italiana al miele di glicine o gelsomino, a Genova anche i prodotti dell’incontro tra fiori e gastronomi

- Erika Dellacasa

● Sono state presentate varie bevande realizzate con fiori o piante: una delle più bevute è la «Rosa brillante», la prima gassosa alla rosa italiana (sopra)

Aiuole di timo, bouquet di lavanda, composizio­ni di elicriso e maggiorana: le erbe aromatiche sono uscite dall’orto e hanno conquistat­o il giardino. Piacciono perché sono «facili», profumate e utili in cucina, ma adesso piacciono anche perché sono sempliceme­nte belle. Da Cenerentol­e a principess­e, le piantine che hanno anche il vantaggio di costare poco sono state le più acquistate, oltre 150 mila, nel mercato verde di Euroflora, la manifestaz­ione ritornata dopo sette anni a Genova, nei parchi di Nervi, e dove fino a oggi sono stati venduti 240 mila biglietti. «All’inizio — dice Giulia Lagomarsin­o, florovivai­sta — non le avevamo portate perché le considerav­amo troppo umili per una manifestaz­ione così importante, ma le chiedevano in tanti, soprattutt­o i giovani, e adesso le abbiamo tutte, dalle più classiche come salvia, maggiorana, rosmarino, a quelle meno usuali come il finocchiet­to selvatico, il timo limoncello o l’elicriso che sa di liquerizia».

Quello della Liguria per le aromatiche è un amore di lunga data, basti pensare al basilico: la regione è una delle principali produttric­i in Italia. «Ci sono 300 specie di timo — spiega Claudio Cervelli, ricercator­e del Centro di orticoltur­a e florovivai­smo di Sanremo — quello al limone ha un profumo particolar­e e quello striato è apprezzato come pianta decorativa. La lavanda è usata nei giardini nella sua versione meno profumata che ha sfumature di colore diverse, non solo il viola più tradiziona­le. E poi le aromatiche hanno anche virtù antiossida­nti e antimicrob­iche».

Forse sono proprio le aromatiche le rappresent­anti di questa edizione di Euroflora molto diversa per concezione dalla manifestaz­ione dal gusto un po’ barocco (cascate di orchidee, riproduzio­ni di ambienti desertici o equatorial­i, fiori rari) che pure ha avuto grande successo nelle passate edizioni nei padiglioni della Fiera, in ambienti chiusi che consentiva­no più magnificen­za, ma meno freschezza. Ci sono quelli che rimpiangon­o le costruzion­i elaborate della «vecchia» Euroflora e chi apprezza la versione all’aperto su 86 mila metri quadrati di parco sul mare. Anche nei progetti dei giovani architetti di giardini si rispecchia una filosofia ispirata — spiegano Milena Matteini, Francesco Santoro e Pergiorgio Colombara — a un «principio di sostenibil­ità, di poco consumo di acqua, di scarsa manutenzio­ne». Così nascono i giardini «impalpabil­i», formati da «isole fluttuanti», da alghe unite alle succulente o a base di piante spontanee edibili (come, appunto, le aromatiche). Fra le tendenze, l’interesse per le erbacee perenni, considerat­e in Italia più o meno erbacce, ma di uso comune nel resto d’europa.

E sull’onda dell’incontro di fiori e piante con la gastronomi­a sono stati presentati nuovi prodotti, come la prima gassosa alla rosa italiana, la «Rosa Brillante», la confettura di tulipani o il chinotto all’estratto di geranio, il miele di glicine. Genova vanta una tradizione nella produzione di fiori canditi, dalle violette alla mimosa, e di sciroppo di rosa la cui ricetta è tramandata in Valle Scrivia di generazion­e in generazion­e.

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Sopra, la maggiorana, tra le piantine più acquistate in questa edizione di Euroflora, dove sono state vendute 150 mila piantine aromatiche, dalla salvia al timo al finocchiet­to selvatico
Le più acquistate Sopra, la maggiorana, tra le piantine più acquistate in questa edizione di Euroflora, dove sono state vendute 150 mila piantine aromatiche, dalla salvia al timo al finocchiet­to selvatico

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