Corriere della Sera

«Non sappiamo più aggiustare. Ma qualcosa sta cambiando»

Jennifer Lee, l’artista scozzese che ha vinto il Loewe Craft 2018. Un inno all’uso sapiente delle mani

- Maria Silvia Sacchi

«Quando ero piccola mia mamma tagliava e cuciva da sola i nostri vestiti. Non sempre ci piacevano, però ce li faceva lei. Oggi, invece, le persone non riescono più nemmeno a mettere un bottone e quando qualcosa si rompe buttano via, anziché aggiustare. Eppure, qualcosa sta cambiando. Penso che si stia tornando a imparare l’importanza delle proprie mani».

Mostra le sue, di mani, mentre parla Jennifer Lee, l’artista scozzese che ha vinto il Loewe Craft 2018, seconda edizione del premio istituito dalla casa di moda (gruppo Lvmh) per volontà di Jonathan Anderson, il direttore creativo della maison. Mani che mischiano la creta, cercano materiali da cui far nascere oggetti, «perché — dice — è la materia a ispirarmi» più che il contesto sociale. Come il vaso dalla forma asimmetric­a — nato da una creta che Lee aveva iniziato a lavorare, poi lasciata da parte per errore e ripresa dopo un lungo tempo — premiato da Anderson, insieme all’attrice Helen Mirren, per il suo classicism­o e al tempo stesso la sua atemporali­tà.

Nell’era di internet e della connession­e perenne, il saper fare manualment­e inizia a riprendere spazio. «Per noi l’artigianat­o rappresent­a proprio l’essenza della maison. Siamo dedicati all’artigianal­ità nella sua forma più pura — dice il designer di Loewe durante la premiazion­e, a Londra —, è qui che si trova la nostra modernità».

Una profession­e da fisioterap­ista abbandonat­a per la ceramica e la scultura, dopo un viaggio che l’ha vista attraversa­re gli Stati Uniti, con le sue sculture Lee è attualment­e presente in più di quaranta collezioni pubbliche. Con il vaso vincitore del premio Loewe resterà esposta insieme agli altri 29 finalisti al Design Museum di Londra fino al 7 giugno.

Oltre al recupero della manualità sono anche tempi in cui si riconosce di più il talento femminile. «In passato — dice l’artista — gli uomini hanno avuto più attenzione, le donne stanno uscendo adesso. Ma dipende dalla società in cui si è». C’è un oggetto fra quelli che ha creato che non può proprio «lasciar andare via»? «Quelli che non mi piacciono davvero — risponde sincera Jennifer Lee —. Di solito sono pezzi che non ho venduto e finiscono a casa mia. E lì, vedendoli un giorno dopo l’altro, cominciano a piacermi di più».

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Il premio Jennifer Lee, al centro, con il direttore artistico di Loewe Jonathan Anderson e l’attrice Helen Mirren alla consegna del premio Loewe Craft 2018

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