La battaglia veneta per l’1,38% di Generali
La cassaforte Ferak e la sfida tra i soci Amenduni, Marchi e i commissari di Veneto Banca
MILANO Le azioni Generali stanno facendo litigare a Nordest i soci di Ferak, il veicolo che possiede l’1,38% del Leone. Ieri a la compagnia di Trieste ha reso noti i dati dei primi tre mesi dell’anno, chiusi con un utile di 581 milioni, in crescita dell’8,6% rispetto allo stesso periodo del 2017 e sopra un consensus di mercato che si attestava in media a 575 milioni. I premi lordi sono cresciuti del 2,5% a 18.604 milioni, il risultato operativo del 4,9% a 1.253 milioni. Ieri in Borsa il titolo ha registrato una flessione dello 0,24% a 16,78 euro.
Ferak ha le azioni Generali in carico a un prezzo compreso tra i 18 e i 21 euro. Ad avere creato tensioni tra gli azionisti è l’aumento di capitale da 70 milioni deliberato dall’assemblea dei soci del 30 gennaio scorso, che ha spaccato in due i soci della holding nata nel 2006 con data di scadenza 2016 poi prorogata al 2026: da una parte la famiglia Amenduni, che controlla il 63,18% dopo aver acquisito il 24% di Palladio (33,6% direttamente con le acciaierie, il resto tramite una fiduciaria), e dall’altra i soci di minoranza Sviluppo 56 che fa capo a Finint di Enrico Marchi (24%), i liquidatori di Veneto Banca (9,99%) e Gianfranco Zoppas (2,81%), che hanno fatto ricorso al Tribunale di Venezia per bloccare la ricapitalizzazione.
A fine febbraio il Tribunale aveva accolto il ricorso dei soci di minoranza sospendendo l’aumento. Mercoledì della prossima settimana si terrà l’udienza per discutere in merito alla conferma, modifica o eventuale revoca del provvedimento di sospensione della delibera dell’aumento di capitale. L’udienza inizialmente era stata messa in calendario per il 28 marzo e poi è stata posticipata al 9 maggio.
Perché gli azionisti di minoranza hanno fatto ricorso? Totale gruppo Valbruna 63,18% Le nuove risorse — che il management formato da Domenico Bellomi (amministratore delegato), Paolo Ingrassia (presidente) e Antonio De Silvestri (avvocato) chiede per gestire operativamente la società — sarebbero generate dall’emissione di 7 milioni di nuove azioni per un valore di 10 euro per azione. Il capitale sociale di Ferak è di 210.400 azioni pari a un valore di Gianfranco Zoppas 2,81%
Sviluppo 56 (Gruppo Finint) 24,01%
212,132 milioni di euro con un valore implicito di circa 980 euro (in origine i titoli avevano un valore nominale di mille euro poi cancellato nel 2010). Dati questi valori, se Veneto Banca, Finint e Zoppas non sottoscrivessero l’aumento di capitale, l’effetto sarebbe di una diluizione molto rilevante della rispettiva partecipazione, con ovviamente anche conseguenze economiche.
Veneto Banca 9,99%
Finval 0,46%