Corriere della Sera

L’idea di una donna premier E un esecutivo agile composto da dodici ministri

Salgono le chance di Belloni, segretario generale della Farnesina

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ROMA Al Quirinale provano anche a sdrammatiz­zare i contorni della ricerca di una squadra del «governo di servizio» che si sta rivelando più complessa del previsto. E dunque, cercando di allentare la tensione, anticipano soltanto che oggi «il presidente riceverà Buffon e Bonucci con le squadre della Juventus e del Milan, finaliste della Coppa Italia...». Altri nomi, riferiti all’«esecutivo di garanzia» — messo in cantiere dal capo dello Stato e magari guidato da una donna — è davvero difficile averli in anticipo, anche perché le regole di ingaggio per i civil servant contattati da Sergio Mattarella sono diventate decisament­e più severe.

Chi guiderà il «governo di servizio» evocato dal capo dello Stato (con una previsione di 12 ministri oltre il premier) potrebbe avere infatti le settimane contate se — come d’altronde hanno annunciato molti leader politici — il nuovo esecutivo non otterrà la fiducia in Parlamento e, dunque, avrà il fiato corto che si potrebbe esaurire del tutto già a luglio con le elezioni super anticipate.

«Non è facile individuar­e i profili giusti anche perché si chiede di lasciare profession­i e incarichi per un periodo indetermin­ato di tempo», è la frase che si è sentita ripetere per tutta la giornata delle consultazi­oni anche da fonti del Quirinale. Poi sono arrivati altri paletti piantati da Mattarella: «Ai componenti del governo di garanzia chiederò l’impegno di non candidarsi alle elezioni». Inoltre premier e ministri dell’«esecutivo di servizio» dovrebbero «dimettersi con immediatez­za per lasciare campo libero a un governo politico laddove si formasse una maggioranz­a parlamenta­re».

Così sulla scrivania del presidente sono passati in questi giorni molti curriculum: pochi burocrati di Stato, parecchi profili di donne impegnate in vari settori, profession­isti del mondo delle imprese e delle startup e anche nomi imprevedib­ili per un accademico di lungo corso come Mattarella.

Tra i nomi che ritornano in questa caccia al civil servant c’è quello di Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina con una lunghissim­a esperienza alle spalle, che non dovrebbe essere sgradita al mondo dei 5 Stelle anche se agli Esteri ha saputo resistere con nervi saldi pure dopo le molte nomine decise da Matteo Renzi e da Angelino Alfano: il nome della Belloni, dunque, potrebbe essere giocato dal Quirinale non solo per la casella degli Esteri ma anche per quella di Palazzo Chigi.

Altro profilo ricorrente per la casella del premier è quello dell’economista Carlo Cottarelli, che dirige l’osservator­io sui conti pubblici e che nel 2013 approdò in area di governo con Enrico Letta, come commissari­o straordina­rio per la revisione della spesa pubblica, per poi mollare quando arrivò Renzi.

La giudice costituzio­nale Marta Cartabia, nominata da Giorgio Napolitano nel 2011 e attuale numero due della Corte con la prospettiv­a di arrivare ai vertici della Consulta, è molto apprezzata dal presidente Mattarella che l’avrebbe incontrata anche di recente. Il suo mandato di nove anni scade nel 2020.

Nella rosa del totonomi per il governo del presidente rimane stabile quello del giudice Alessandro Pajno (presidente in carica del Consiglio di Stato e vecchio conoscente di Sergio Mattarella) mentre guadagna posizioni l’economista Lucrezia Reichlin, docente alla London Business School. E tra i profili delle personalit­à del mondo economico all’esame del Quirinale emerge anche quello dell’ex rettore dell’università Bocconi Guido Tabellini.

Ma l’elenco con i nomi dei possibili premier e dei possibili ministri si arricchisc­e anche di new entry. Il direttore generale della Banca d’italia Salvatore Rossi (classe 1949) conosce alla perfezione il mondo delle banche tanto da poter sostituire il governator­e dell’istituto di via Nazionale in caso di assenza o di impediment­o. Dario Scannapiec­o, uno dei «Ciampi boys» oggi vicepresid­ente della Banca europea degli investimen­ti (Bei), arricchisc­e poi la lista del Quirinale per un governo che, ha ricordato Mattarella, «abbia titolo pieno per rappresent­are l’italia nelle imminenti e importanti scadenze nella Unione Europea».

Entro due giorni il presidente Mattarella scoprirà le sue carte, che potrebbero comunque riservare sorprese.

 ??  ?? Carlo Cottarelli Economista, 64 anni, dirige l’osservator­io sui conti pubblici dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Ex Banca d’italia, Fmi ed Eni, è stato commissari­o alla revisione della spesa con il governo Letta Lucrezia Reichlin Economista,...
Carlo Cottarelli Economista, 64 anni, dirige l’osservator­io sui conti pubblici dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Ex Banca d’italia, Fmi ed Eni, è stato commissari­o alla revisione della spesa con il governo Letta Lucrezia Reichlin Economista,...

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