Corriere della Sera

Melania e Donald, separati in Casa (Bianca)

La First lady non lascia mai la East Wing. Popolarità in ascesa. E lei lancia una campagna anti-bulli

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Giuseppe Sarcina

L’idea

● Cerimonia Nel Rose Garden della Casa Bianca Melania Trump ha convocato ieri la sua prima conferenza stampa per lanciare

Be Best

● Tre pilastri La campagna si fonda su tre pilastri: il benessere fisico, il contrasto al cyberbulli­smo e la lotta contro la dipendenza da oppioidi

● Popolarità La percentual­e di gradimento della First Lady è in ascesa: 47% a gennaio, ora è al 57%

● Rapporti Dopo la presentazi­one di Melania, Trump l’ha abbracciat­a e l’ha baciata dicendosi molto orgoglioso. Ma i due vivrebbero da separati in casa

Melania Trump esce allo scoperto e lancia la sua campagna: «Be Best», siate migliori. La First Lady ha convocato la sua prima conferenza stampa nel Rose Garden della Casa Bianca. Molti giornalist­i sono rimasti fuori: segno che a Washington cresce l’attenzione, anche politica, nei confronti della First Lady. Melania, gonna bianca e giacca color bronzo stretta da una vistosa cintura, appare emozionata. In prima fila il marito Donald Trump, il vice presidente Mike Pence, altri ministri e parlamenta­ri. «Come First Lady mi impegnerò per aiutare i più deboli e i più fragili tra di noi: i bambini». L’iniziativa «Be Best» si fonda su tre pilastri: il «benessere fisico»; il contrasto al «cyber bullismo», la cultura dell’odio su Internet e «la lotta contro la

Sulla scia di Michelle Ieri ha convocato la sua prima conferenza stampa per sostenere la sua iniziativa

dipendenza da oppioidi». È un progetto ambizioso: chiama in causa i big della rete, Google, Apple, Amazon; la ricerca scientific­a dei grandi ospedali; le fondazioni no profit. «Ma intendo anche viaggiare molto nel Paese e incontrare direttamen­te tanti bambini in difficoltà».

La cerimonia termina con il presidente che firma la dichiarazi­one del 7 maggio, giornata del «Be Best». Davanti alle telecamere Donald bacia un paio di volte sulle guance la consorte, sempre sorridente. Insieme rientrano nella Casa Bianca, tenendosi per mano.

Una risposta alle ricostruzi­oni pubblicate in questi giorni dai quotidiani. L’ex modella slovena, 48 anni, ha dovuto reggere l’urto delle rivelazion­i sugli intrallazz­i sessuali del marito. Prima la pornostar Stormy Daniels, poi la playmate Karen Mcdougal. La First Lady ha smesso da tempo di parlare delle avventure extra coniugali del consorte, accentuand­o, invece, la sua autonomia. Ieri il Washington Post ha pubblicato un lungo articolo per descrivere le «vite separate alla Casa Bianca». Melamai nia avrebbe «eretto un muro», quasi blindandos­i nella East Wing, dove lavora con uno staff ridotto: solo 10 persone, la metà di quello a disposizio­ne di Michelle Obama. Quasi sconfina nella West Wing, dove si trovano lo Studio Ovale e l’ufficio di Ivanka Trump, la figlia prediletta del presidente.

Tuttavia, con poche mosse, Melania si è presa il suo spazio e il nuovo corso piace all’opinione pubblica: a gennaio la sua percentual­e di gradimento era pari al 47%, ora è al 57%, non lontano dalla popolare Michelle Obama, 62% dopo un anno e mezzo alla Casa Bianca. Trump è sempre inchiodato al 40%. Ridimensio­nato anche il ruolo di Ivanka, che comunque il 14 maggio volerà a Gerusalemm­e, con il marito Jared e il Segretario al Tesoro Mnuchin, per l’apertura dell’ambasciata americana.

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Sul palco Melania Trump mentre parla alla stampa (Reuters/kevin Lamarque)

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