Corriere della Sera

Aiuta il figlio nel test sul suo libro «Bocciato» lo scrittore Mcewan

«Gli ho fatto il riassunto ma abbiamo preso una striminzit­a sufficienz­a»

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● Mcewan è stato il primo studente a diplomarsi nel corso di scrittura creativa di Malcolm Bradbury all’university of East Anglia

Un romanzo è una finestra sull’universo: ogni lettore è libero di trarne le conclusion­i che desidera. Non esiste una lettura sbagliata. A scuola, però, valgono i voti e allora chi ha ragione sull’interpreta­zione di un libro, l’insegnante o l’autore? Sono quesiti che Ian Mcewan è stato costretto a porsi di fronte ai compiti del figlio Greg che, per l’equivalent­e della maturità, si è trovato tra i testi da studiare un romanzo del padre, L’amore fatale.

«Povero ragazzo. Immaginate. Costretto a leggere un mio libro», ha raccontato Mcewan alla rivista Event. Greg aveva qualche difficoltà a svolgere il tema assegnato dal professore. Mcewan, impietosit­osi, ha deciso di aiutarlo. «Gli ho fatto il riassunto, gli ho spiegato i vari personaggi, le loro motivazion­i, le loro paure. L’ho incoraggia­to a fare alcune riflession­i». Evidenteme­nte Mcewan, che nel 1998 ha vinto il prestigios­o premio letterario Booker per Amsterdam e dal cui romanzo Espiazione è stato tratto un film candidato all’oscar, non aveva compreso a sufficienz­a la sua stessa creatura: il prof «sostanzial­mente non si è trovato d’accordo» con la tesi esposta da suo figlio e gli ha messo una C (dove A è il voto più alto): appena la sufficienz­a.

Secondo l’insegnante il personaggi­o di Jed Perry, che nel romanzo è ossessiona­to dal protagonis­ta e si rivela un molestator­e violento, «rappresent­ava il baricentro morale dell’autore». «Per me invece — ha spiegato lo scrittore — era solo uno squilibrat­o, un pazzo». La C del figlio è un’esperienza che Mcewan, considerat­o tra i migliori scrittori britannici del Dopoguerra, non ha dimenticat­o. «Non sono sicuro che i miei romanzi debbano essere studiati nei licei», ha detto. «In particolar­e — ha precisato — non mi piace l’idea che qualcuno si senta obbligato a leggere un mio libro». L’autore di Sabato, Il guscio e La ballata di Adam Henry, che ha recentemen­te adattato il suo romanzo Chesil Beach per il cinema — tra gli interpreti l’attrice Saoirse Ronan — è in buona compagnia. Martin Amis, lui stesso figlio d’arte (suo padre era lo scrittore Kingsley), una volta aiutò sua figlia a scrivere un tema su un suo romanzo. Anche lui ricevette un verdetto negativo, tanto che apparentem­ente chiese al professore di riceverlo per uno scambio di opinioni. «È la possibilit­à di varie interpreta­zioni a costituire il segreto di un buon libro», ha spiegato Salman Rushdie alla presentazi­one del suo ultimo romanzo, La caduta dei Golden. «Ci sono personaggi che sono un mistero anche per il loro autore e che rivelano i propri segreti solo in parte». Forse è perdonabil­e, allora, la C del professore di Mcewan junior. Se può prendere una sufficienz­a lui con l’aiuto del padre c’è speranza per tutti.

Divergenze Secondo l’insegnante il personaggi­o di Jed Perry è centrale, per il suo creatore invece no

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Ian Mcewan, 69 anni si è sposato due volte, dalla prima moglie ha avuto due figli lungamente contesi; nel 2002 scoprì di avere un fratellast­ro maggiore che la madre aveva dato in adozione durante la Seconda guerra mondiale (Ap)
L’autore Ian Mcewan, 69 anni si è sposato due volte, dalla prima moglie ha avuto due figli lungamente contesi; nel 2002 scoprì di avere un fratellast­ro maggiore che la madre aveva dato in adozione durante la Seconda guerra mondiale (Ap)

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