Corriere della Sera

Cresce l’export dei cibi italiani

- Di Michelange­lo Borrillo DAL NOSTRO INVIATO

PARMA L’italia del cibo che continua a piacere al resto del mondo si adegua alle nuove tendenze dei consumi. Lo certifica Cibus, il salone internazio­nale dell’alimentazi­one, da ieri a Parma. Da una parte il Made in Italy che cresce all’estero (nei primi due mesi del 2018 export +8,7% rileva Federalime­ntare, soprattutt­o verso Francia e Usa), dall’altra cibi biologici e piatti pronti. Lo testimonia il Cibus innovation corner, vetrina con i 100 prodotti che meglio interpreta­no le nuove tendenze dei consumator­i. Gli italiani guardano sempre più al biologico (un’indagine Doxa dice che solo il 20% della popolazion­e è impermeabi­le ai cibi bio, il 3% li consuma sempre, gli altri saltuariam­ente). E si va dalle bibite gasate (tra i 100 prodotti c’è la linea Amor Bio di San Benedetto), ai prodotti più tradiziona­li, dai biscotti di zenzero e soia di Di Leo fino alla pasta (De Cecco come Barilla che ieri ha presentato la nuova linea Bakery Bio). L’altra tendenza è quella dei cibi «veloci», dalle zuppe di legumi pronte in 2 minuti alla polenta valsugana express di Bonomelli per la quale occorre solo un minuto in più. L’altro leit motiv di Cibus è la tutela del Made in Italy: oggi sarà presentata Filiera Italia, la nuova task force che unisce agricoltor­i (Coldiretti) e industria (grandi aziende, con Ferrero in testa) per salvaguard­are i prodotti italiani dalle falsificaz­ioni. Una battaglia per la quale due big tra le Dop italiane (Grana Padano e Mozzarella di bufala campana) si sono idealmente alleate presentand­osi a Cibus sotto lo stesso stand.

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