Corriere della Sera

Su 368 spiagge batte la Bandiera blu

Con 27 località la Liguria è in testa per riconoscim­enti ambientali Seguono la Toscana e la Campania

- @Pvirtus Paolo Virtuani © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sono 368, praticamen­te una per ogni giorno dell’anno, distribuit­e in 175 Comuni. Sono le spiagge italiane alle quali è stata assegnata per quest’anno la Bandiera blu, il riconoscim­ento della qualità dei litorali dato dal 1987 dalla Fee (Foundation for Environmen­tal Education), organizzaz­ione non governativ­a con base in Danimarca di certificaz­ione dell’ambiente delle località turistiche balneari europee, e da qualche anno anche extraeurop­ee.

La Regione più premiata è la Liguria, con 27 località e 56 spiagge. Seguita dalla Toscana con 19 Comuni e 43 spiagge, e dalla Campania con 18 paesi e 47 spiagge. Sono state premiate 18 regioni su venti, anche tre delle cinque che non si affacciano sul mare perché il vessillo viene consegnato anche ai laghi.

Quest’anno hanno ottenuto il riconoscim­ento 17 nuove località: tre in Sardegna (Bari Sardo, Trinità d’agultu e Vignola), altrettant­e in Puglia (Peschici, Rodi Garganico e Zapponeta) e in Campania (Sorrento, Piano di Sorrento e Ispani), due ciascuna in Basilicata (Bernalda e Nova Siri) e in Calabria (Tortora e Sellia Marina) e una in Abruzzo (lago di Scanno), Emilia Romagna (Cattolica), Lazio (Trevignano Romano) e Piemonte (Arona, sul lago Maggiore). Il numero delle spiagge che ottengono il riconoscim­ento aumenta ogni anno: nel 2018 sono risultate 26 in più rispetto all’anno scorso, in due anni sono cresciute di 75 unità. Salgono anche gli approdi turistici premiati, arrivati a 70.

«Il turismo non può che essere sostenibil­e per garantire un equilibrio tra fruizione e tutela del patrimonio ambientale», ha detto Claudio Mazza, presidente di Fee Italia, alla cerimonia di consegna delle Bandiere blu ieri a Roma.

L’assegnazio­ne delle Bandiere blu segue criteri complessi che non riguardano solo la qualità dell’acqua, che deve essere balneabile e avere almeno un punto di campioname­nto per le analisi. I Comuni che intendono ottenere il riconoscim­ento devono avere almeno cinque attività di educazione ambientale con programmi offerti anche ai bagnanti, informazio­ni chiare sulla qualità delle acque e gli ecosistemi locali. Un punto fondamenta­le è la gestione ambientale e la pulizia della spiaggia, avere mezzi di trasporto sostenibil­i e praticare la raccolta differenzi­ata anche sul litorale. In tutto sono 33 i criteri che vengono valutati per l’assegnazio­ne.

Uno di questi (il raggiungim­ento del parametro relativo alla raccolta differenzi­ata, fissato al 30%) ha determinat­o la perdita della Bandiera blu a Pozzallo, che si è fermata al 15%. «L’amministra­zione comunale sta creando tutte le condizioni perché si possa riconquist­are la Bandiera blu il prossimo anno», viene detto in una nota. Pozzallo, insieme a Gabicce Mare, Anzio e Termoli, sono le località che nel 2018 hanno perso il vessillo Fee. «Non conosciamo la motivazion­e di questa decisione», ha commentato il sindaco di Termoli, Angelo Sbrocca, «escludiamo che sia legata alla qualità delle acque di balneazion­e». Anche Marco Michielli, presidente di Confturism­o Veneto, è critico con i metodi di assegnazio­ne delle Bandiere blu: «Sono avvantaggi­ate le regioni con molte piccole località, ma ciò non rappresent­a un criterio di maggiore qualità ambientale».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy