Così la «Airbnb del bucato» porta gli studenti in azienda
La collaborazione tra l’università Cattolica e il gruppo Bosch e il lancio della App Homewash
Lo spirito imprenditoriale? Si sviluppa già all’università. In aula Anna, Camilla e Irene, con alcuni compagni della Cattolica di Piacenza, hanno sviluppato un’idea che ha attirato l’attenzione del gruppo Bosch. Si chiama Homewash ed è una app che mette in contatto studenti desiderosi di lavare i panni senza spendere molto e famiglie disposte a condividere la loro lavatrice, una sorta di Airbnb o Blablacar del bucato, insomma. E’ uno dei cinque progetti d’impresa messi a punto, con tanto di business plan, dagli studenti del quarto e quinto anno della laurea in Food Marketing dell’università piacentina, dopo 10 incontri (una novità introdotta quest’anno nel corso) con manager di settori diversi. La sfida era inventarsi da zero un’azienda innovativa, sostenibile e attenta al consumatore: un business game, formula sempre più diffusa negli atenei. Hanno partecipato una cinquantina di studenti e le «risposte» sono state varie. Un secondo team ha lavorato sull’idea di applicazione gratuita per monitorare i consumi d’acqua e l’inquinamento delle falde acquifere (che ha destato dell’interesse in Iren). Poi c’è chi ha puntato su sensori anti-abbandono (contro il rischio di dimenticare bambini o animali nell’auto), su serre domestiche e potatori di siepi all’avanguardia.
Gli organizzatori non hanno dubbi: è stata un’esperienza positiva per tutti i partecipanti (non a caso si pensa di ripeterla e allargarla a più aziende). Il team vincitore sarà decretato domani. Cosa vincerà di preciso ancora non si sa. Di sicuro ci saranno delle offerte di stage, ma in ballo per chi prende parte a questi business game non c’è «solo» l’opportunità di trovare lavoro all’interno dell’azienda. «Si tratta di creare anche una possibilità di occupazione attraverso nuove iniziative imprenditoriali: possono nascere forme di collaborazione supportate dall’università e magari pure da finanziamenti europei alla nuova imprenditoria» sottolinea Maurizio Bernardi, amministratore delegato di BSH (Bosch Siemens Home Appliances) e supervisore del percorso. Nei fatti su uno dei cinque progetti, quello appunto della app per la «condivisione» della lavatrice, il suo gruppo ha cominciato a mettere gli occhi. «Siamo in fase ancora molto esplorativa, ma l’approccio dell’azienda è dire: ok ci può interessare, potenzialmente ci potremmo investire, lavoriamoci insieme».
Il manager Bernardi (Bsh): si tratta di creare anche una possibilità occupazionale attraverso nuove iniziative imprenditoriali