Corriere della Sera

Mediapro ha altri 15 giorni

Dalla Lega fiducia a tempo. Lite Malagò- Lotito sulla governance

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ROMA Fuori piove, dentro il salone d’onore del Coni invece spunta un tenue raggio di sole. L’assemblea della serie A prima assegna i diritti tv della Coppa Italia e della Supercoppa alla Rai (106,5 milioni in tre anni, battuta Mediaset), poi regala altri 15 giorni di tempo a Mediapro. Più che un ultimatum, un atto di fiducia, anche se limitato nel tempo. Oggi la Lega invierà al gruppo spagnolo una lettera per invitarlo a presentare la fideiussio­ne richiesta entro due settimane. Altrimenti nuova assemblea, il 22 maggio, per stabilire il da farsi, cioè come e quando far scattare l’eventuale messa in mora.

L’atteggiame­nto dei presidenti, fermo ma senza arrivare allo scontro, nasce anche da un’altra lettera, quella con cui Mediapro ha accolto l’assemblea. Ventotto righe dattiloscr­itte inviate alla Lega di serie A e per conoscenza ai commissari straordina­ri e a Luigi De Siervo, ad di Infront, in cui il presidente Jaume Roures illustra le sue argomentaz­ioni «rispetto alla vostra possibile decisione di deliberare la messa in mora di Mediapro». Dunque gli spagnoli, licenziata­ri dei diritti tv, temevano lo scontro. Invece la Lega sceglie la linea morbida. Non solo: i provvedime­nti non scatterebb­ero in automatico se Mediapro decidesse di non versare la fideiussio­ne da 1,2 miliardi, ma sarebbero rivalutati nella prossima assemblea. Mediapro, nell’accorato appello, ribadisce di non poter prendere nessuna decisione prima del pronunciam­ento del Tribunale di Milano, atteso tra oggi e domani e

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