Il patrimonio pubblico? Come 45 mila campi di calcio
Una superficie sconfinata. Circa 18,3 milioni di metri quadrati all’interno di fabbricati pubblici risultano non utilizzati. Uffici, abitazioni, scuole, caserme, carceri, ospedali con un valore complessivo di 12 miliardi di euro che lo Stato non pare capace di adoperare. In tutto si tratta del 4,2% del valore dei fabbricati riconducibili alla pubblica amministrazione. A stimare l’intero patrimonio è stato il Dipartimento del Tesoro, basandosi sui dati raccolti nel 2016. Ne è uscita un’istantanea che restituisce dimensioni ed entità del mattone pubblico: un milione di unità catastali per un totale di 325 milioni di metri quadrati di superficie, cioè oltre 45 mila campi di calcio. Il valore è calcolato in circa 283 miliardi di euro. Una buona parte di questo patrimonio (il 77%) riguarda immobili indisponibili poiché utilizzati dalle amministrazioni pubbliche. Il restante 23% è suddiviso tra il mattone in uso ai privati (che ne beneficiano sia a titolo gratuito sia versando un affitto), edifici in ristrutturazione, e infine quel 4,2% di fabbricati che lo Stato non sa o non riesce a sfruttare. In termini economici la categoria uffici guida la classifica dei beni pubblici con una stima di 70 miliardi di euro, seguono le abitazioni (49 miliardi), le scuole (47), gli ospedali (34), le caserme (25), carceri (2,6), alberghi (2,1).