Corriere della Sera

Dybala trascina

- Paolo Tomaselli

7 Buffon Per essere al debutto in una finale di Coppa Italia con la Juve, il ragazzo non se la cava male: parata di riscaldame­nto su Cutrone, più complicato il tuffo su Suso. Poi chiude con una doppia parata su Locatelli e Borini. Nel confronto con l’altro Gigi fa un figurone: così c’è più gusto.

6,5 Barzagli Preso in mezzo nel triangolo Cutrone-calha all’inizio, poi non ci casca più.

8 Benatia Torna dopo due panchine e scalpella ai fianchi l’attacco rossonero, rischiando un giallo su Cutrone. Ma la vera opera d’arte è la torsione in aria per il colpo di testa dell’1-0. Il 3-0 invece è da opportunis­ta, sull’errore di Donnarumma. Se cercava vendette, ne ha trovate in abbondanza.

6,5 Asamoah Ringhia su Suso, ma lo soffre all’inizio. Poi decide che è venuto il momento di sostenere Matuidi e Douglas.

6,5 Cuadrado La precisione l’ha lasciata nel borsone, ma non l’intensità: a forza di insistere trova il passaggio buono, per il 2-0 di Douglas.

6 Khedira Per allentare la pressione attacca con più insistenza. Ed è la strategia giusta per guadagnare metri.

7 Pjanic Dovrebbe essere la chiave per aprire il Milan, ma ci mette parecchio per trovare la serratura. Poi bastano un paio di corner taglienti per l’assist dell’1-0 e per l’autogol del definitivo 4-0. Massimo risultato con uno sforzo non eccessivo.

6,5 Matuidi Metterla sulla pura lotta fisica con Kessie non sembra una grande idea all’inzio, ma il milanista cala, lui continua a correre. Fortunato sull’autopalo a metà ripresa.

7 Douglas Costa Si esalta nel secondo tempo, anche quando parte dal primo minuto. Stavolta l’assist decisivo, invece che farlo lo riceve. Da Donnarumma. Gran sinistro comunque.

7,5 Dybala Quando finalmente compra il biglietto per avvicinars­i di più alla porta, sale di livello e fa crescere tutta la Juve. Il gol non lo trova, perché Donnarumma con lui non sbaglia niente. Ma è il trascinato­re che cambia la serata.

6 Mandzukic Torna in campo dopo le tacchettat­e di Vecino: si vede poco, ma il 3-0 nasce dal suo colpo di testa.

8 Allegri Sempre diversa in campo, la sua Juve. E sempre uguale, cioè vincente. Entra nella storia, con l’ottavo trofeo e la quarta doppietta consecutiv­a. Per certificar­la non resta che tornare qui domenica sera.

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