Corriere della Sera

Lancio di missili tra Iran e Israele Mosca: escalation pericolosa

I raid più potenti dal ’73 per rispondere ai lanci sul Golan: 23 morti. Mosca: escalation pericolosa

- di Davide Frattini Olimpio

L’ira di Israele per i missili iraniani sul Golan dalla Siria si concretizz­a in un raid sui cieli di Damasco. «Il più grande dal ‘73», fa sapere Israele. Ventitré i morti. «Escalation pericolosa», ammonisce Mosca. E il leader di Hamas, Yahiya Sinwar, ringrazia Teheran: «Ma il fronte resta a Gaza».

«Se da noi cade la pioggia, su di loro deve rovesciars­i l’alluvione», proclama Avigdor Liberman, il ministro della Difesa israeliano, commentand­o l’acquazzone di bombe che l’altra notte ha lavato via ogni copertura alla guerra ombra condotta da mesi con gli iraniani. L’aviazione ha colpito quelle che l’intelligen­ce identifica come basi dei Pasdaran in Siria con una potenza esplosiva (70 missili) e una frequenza di raid (28 jet coinvolti) che non venivano dispiegate da 45 anni, dai tempi del conflitto di Yom Kippur.

Lo Stato Maggiore ha dato così l’ordine di rispondere ai 20 missili che poco prima erano stati sparati contro postazioni militari sul Golan, le alture catturate nel 1967 al regime di Damasco: «Quattro sono stati intercetta­ti dal sistema Iron Dome e gli altri sono caduti in territorio siriano», spiega il colonnello Jonathan Conricus. Aggiunge: «L’attacco è stato deciso e guidato da Qassem Soleimani, il comandante della Forza Quds, e non ha raggiunto il suo scopo». Che è e resta vendicarsi per il bombardame­nto del 9 aprile, quando era stata centrata una caserma tra Homs e Palmira da dove gli iraniani avrebbero telepilota­to un drone armato infiltrato­si nel Nord d’israele. L’intelligen­ce di Tsahal è convinta che Soleimani continuerà a preparare e tentare la rappresagl­ia.

Da Teheran negano qualunque coinvolgim­ento, in pubblico è più importante adesso discutere con le potenze internazio­nali di come gestire l’accordo sul nucleare dopo l’annullamen­to dell’intesa per gli americani deciso dal presidente Donald Trump. Da Damasco il governo accusa gli israeliani «di aver iniziato una nuova fase di aggression­e», si attribuisc­e la responsabi­lità per il lan-

cio di missili e minimizza le perdite: sarebbero stati uccisi tre soldati, mentre secondo l’osservator­io siriano per i diritti umani — che monitora i caduti della guerra civile nel Paese — i morti sarebbero 23.

Benjamin Netanyahu ha convocato al tramonto il consiglio di sicurezza e aggiornato i ministri anche sui colloqui con Vladimir Putin a Mosca da dove è appena rientrato. Commenta: «Gli ayatollah hanno oltrepassa­to una linea rossa e la nostra reazione è stata una conseguenz­a. Abbiamo compiuto un raid su larga scala». Operazione che Liberman quantifica nell’aver bersagliat­o «quasi tutte le infrastrut­ture iraniane in Siria».

Il quotidiano Jerusalem Post considera Putin l’unico leader in grado di limitare la presenza dell’iran — di cui è alleato nel garantire la sopravvive­nza del dittatore siriano Bashar Assad — senza arrivare a un conflitto allargato. Il premier israeliano avrebbe discusso con lo Zar anche dei raid, giudicati da Mosca «una escalation pericolosa». Americani ed europei sono uniti nel condannare l’attacco iraniano e per la prima volta un Paese arabo, il Bahrain, riconosce a Israele «il diritto di difendersi contro un’aggression­e».

L’interlocut­ore Netanyahu ha aggiornato i ministri anche sui colloqui con Putin a Mosca

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Un soldato israeliano accanto ai cartelli che indicano le distanze da diverse città, sul Monte Bental, posto di osservazio­ne sulle alture del Golan occupate da Israele
Un soldato israeliano accanto ai cartelli che indicano le distanze da diverse città, sul Monte Bental, posto di osservazio­ne sulle alture del Golan occupate da Israele
 ??  ?? Nella notte La colonna di fumo vicino a Damasco e i razzi della contraerea
Nella notte La colonna di fumo vicino a Damasco e i razzi della contraerea
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy