«Ho inseguito il rapinatore Temo di più l’odio via web»
Aggredita di notte in via Nazionale da un sudanese che voleva strapparle il telefonino. Attimi di paura a Roma per la deputata azzurra Michaela Biancofiore, che ha poi fatto arrestare il rapinatore: Mohamed Atiols, 22 anni, già destinatario di un divieto di dimora a Roma.
Onorevole, lo sapeva?
«Sì, il classico tipo che non ha diritto di asilo. Uno dei 600 mila da espellere. Spero che il prossimo governo a trazione leghista mantenga le promesse».
Com’è andata?
«Era l’una, portavo a spasso il mio carlino. Ero in tuta. Ho percepito che qualcuno mi seguiva, mi
sono voltata, lui — un tipo mingherlino — mi ha pure sorriso. Cinque minuti dopo, fra la Questura e il Quirinale, mi ha sbattuto contro un muro per rapinarmi. Se accade questo in centro, figuriamoci in periferia».
Era armato?
«No, è andata bene. I carabinieri mi hanno detto che di solito quelli come lui hanno anche il coltello. Forse era pure drogato».
Lei lo ha inseguito.
«Sono un’incosciente, prima ho salvato il cane, poi ho chiesto aiuto a una pattuglia dell’arma. L’hanno acciuffato subito».
Ora ha paura?
«Un po’ sì, vivo da sola. Per due anni ho avuto la scorta. Ora basta. Ma sa una cosa? Più della violenza fisica dell’altra notte, trovo un obbrobrio le offese ricevute sul web per aver solo detto che il Sud è più povero del Nord. Nel Paese c’è un’escalation di violenza senza precedenti».